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Collocazione: AA.325

Riproduzioni
 Digitale:  Museo internazionale e biblioteca della musica 
     Microfilm n.: 1329

 Milanuzi Carlo, da Santa Natoglia
 Secondo Scherzo delle Ariose vaghezze Commode da cantarsi à voce sola nel Clavicembalo Chitarrone, Arpa doppia, & altro simile stromento, Con l'Intavolatura, e con la Scala di Musica per la Chitarra alla Spagnola. Di Carlo Milanuzii da Santa Natoglia organista di Santo Stefano in Venetia. Aggiuntevi nel fine dal medemo Autore alcune Sonate facili intavolate per la Chitarra alla Spagnola. Opera Ottava. Novamente ristampata, & corretta dal moderno Auttore Con Privilegio. - In Venetia, appresso Alessandro Vincenti, 1625. - Partitura completa, di carte 32, in 4°.

Non v' ha dedicatoria, ma nell'ultima facciata dell'opera leggesi il seguente discorso: L' auttore a Gentilissimi Musici. Favoleggiasi le Cicale essere stati alcuni Huomini, i quali havendo dalle Nove Sorelle d' Elicona imparato a cantare, presero dal canto tanto diletto, che per esso scordatisi del cibo, inconsideratamente morirono .. Nè io per me (Cortesissimi Spiriti) saprei con altro simbolo migliore, e più proprio di questo rappresentarvi la natural inclinatione del mio ingegno, il cui Genio negar non posso che nel delitioso e piacevole Giardino della musica e delle muse non si trattenga volontieri, e che non sia dell'vno è l'altro trattenimento tanto invaghito, che tralasciati (così vuol chi puole) gl'altri studij più gravi, par cho solamente di questo si nutrisca. Eccone l'effetto in conformità, mentre quasi stridula Cicala, non tantosto hebbi à giorni passati cantato sù l'hore noiose del caldo con appresentarvi il Primo Scherzo di queste Ariose vaghezze, non satio del canto di quelle, torno di nuovo ad appresentarvi anco il secondo. Dicono i Naturali (per non escir del mio proposito) che la Cicala canta non con la bocca, ma col petto, e canta a punto sul filo del mezzo giorno estivo, quando hà maggior forza il Sole, il che certo si verifica in me; poiché si come furono queste mie Note da un caldo affetto formate, cosi più dal cuore che dalla lingua procedono, ec.
Solo questi due squarci dei lungo discorso del Milanuzzi si sono trascritti, perché ne manifestano più l'inclinazione alla vita secolaresca che alla monastica da lui abbracciata. G. G.

Nomi: Milanuzzi, Carlo: OSA.   
Editori: Vincenti, Alessandro.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: IV, p. 215  RISM A/I : M-2743          
Antiche collocazioni: 2802 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 12752     


LEGENDA  
[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna   * Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
{} Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari   _ carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione

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