Collocazione:
D.14
Riproduzioni Microfilm n.: 0973 |
Dionigi Marco da Poli | |
Li primi Tuoni overo Introduttione nel Canto Fermo del Dottor Marco Dionigii da Poli. In Parma, appresso Seth, et Erasmo Viotti, 1648, in 4°. Quattro carte non numerate in principio, poscia fac. 96. (Nella seconda carta havvi):
« Molto Ill.ri e Molto Reu.di miei Signori, e Colle- ghi, li Signori Sacerdoti del Venerabil Collegio di S. Girolamo in S. Pietro di Parma. E' proprio, e commune Instituto, et instinto di tutte le cose naturali, il tornare alli suoi principij, come è questa mia breue raccolta de primi Tuoni, ò sia Introduttione del Canto Fermo, appunto naturale per esserui poco arteficio. Ritorna col titolo di dedicatione, d' onde hebbe principio di nascita con l' operatione; anzi ritorna per debito di giustitia à suoi padroni. Io non pretendo di hauervi altra parte, che quella d' hauerla raccolta; e si come il rassegnarla à loro altri Signori mi assicura dalla macchia del furto, così l'hauerla messa assieme mi accerta almeno da quella dell'otio, se bene l' Api medesime, benche solo raccolgano la manna dal Cielo, si chiamano auttrici, e fabricatrici del miele, à cui sommamente et al vino confassi la Musica, sendo perciò chiamata Me lodia. E Dio li prosperi. In Parma li 20 Febraro 1648. Delle SS. VV. M. Ill. e M. RR. Affetionatiss. Seruitore, e Collega Il Dottor MARCO DIONIGIJ. » Al Discreto Lettore. « L' Inscrittione di questa operetta non lasciarà loco ne à te d' aspettare, ne à me di prometterti gran cose; Poichè l'Introduttioni seruendo à Principianti, non possono contenere che li Principij dell' Arte, li quali deuono essere non men breui, che facili. Quindi è, che tu non sij per vdire inaudite inuentioni, mentre i Principij hanno origine con le sue Arti; Nè io per pretendere altro merito, che di poca fatica; forse anche singolarizata dalla facilità e dall' Ordine, ancorche questo habbia acquistato altrui il titolo di Compositore, come quel che nel nostro tanto latino, quanto volgare Idioma non sona, che Ordinatore di cose ritrouate. Ciò dico per sinceratione di te, e di me, consapeuole nel rimanente ancor io dell'Oracolo Antico: nihil non dictum. Sta sano. » Il Dionigi era sacerdote e Protonotario Apostolico, come si ha dall' intestazione d' un Madrigale e d' un sonetto in di lui lode impressi dopo il surriferito avviso al lettore. Nella Conclusione dell'opera, Capitolo ultimo, pag. 92, palesa l' autore l' intenzione ch' ei nudriva di por mano a un più copioso trattato, con le seguenti parole: Vi saria da trattare di altre formationi di Tuoni; ma per la loro multiplicità, e per breuità di quest'Opera si tralasciano riserbandolo a più comodo tempo, e copioso trattato, che pure à Dio piacendo formerò. La qual promessa attenne egli difatti nell' altra edizione della sua opera pubblicata in Parma l' anno 1667. |
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Nomi:
Dionigi, Marco da Poli.
Editori: Vioto, Seth e Erasmo. |
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Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, p. 177 | RISM : B/VI, p. 268a | |||||||
Antiche collocazioni: 0558 (catalogo Sarti, circa 1840) | ||||||||
ID: 1757 |
LEGENDA
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[] | Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna | * | Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva | |
{} | Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari | _ | carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione |
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