Collocazione:
B.57 (Olim Cod. 102)
Riproduzioni Digitale: Museo internazionale e biblioteca della musica Fotocopia: FC.B.57 Microfilm n.: 0544 |
Cimello Tomaso (Napolitano) | |
Della perfettione delle 4.ro note maggiori massima longa breue semibreue, che così da gli antichi sono dette modo maggiore modo minore, che è minor figura questa longa. Il tempo che è la breue che fù la prima nota quadra trouata ecc. - MS. in 4° della metà del Secolo XVI. Sono otto sole carte; dopo le quali ne succedono tre altre con esempli di Musica. Il presente manoscritto è di bellissima scrittura {e trovansi nel Codice miscellaneo segnato 102}.
Questo scritto fu occasionato dall' essersi mandato al Cimello certo canto da correggere, come si ricava dalle prime parole del codicetto: Prima ch' io uengo alla correttione del precedente canto a me mandato dal mio ms..... e a car. 3 tergo: Soprano mandato al Cimello e da lui corretto e spartito à numero senario del circolo tagliato, e numero ternario del circolo intiero. Trascriviamo quì appresso alcune curiose notizie spettanti alla biografia musicale; e prima a car. 2 tergo: «e mi dissero anco tali discepoli di Giosquino, che me ne ricordo, il nome d'uno chiamato Giouan l'heritier, che daua à cantare quel tenore a qualche mastro, e colui il cantaua bene secondo il segno, e Giosquino rideua ch'egli non notaua le parole l'homme Arme, ch'era Canone, come crescat in duplum, e mi disse che all'hora rideua alquanto, e poi gli diceua il come fù composta tal messa, e come douea cantarsi ... E la risolutione di tal messa in tempo perfetto la fece fare Ottauiano Petrucci da forosempronio famoso stampatore, ch'io l'ho conosciuto, e gl'ho parlato, non posso qui dire il quando e 'l come, ma in Sora Città famosa degli Equicoli.» E a car. 6 tergo: « E quel molto Reu.do Giouanni Tintoris Cappellano e Maestro di Cappella del Re Ferrante d'Aragona Re di Napoli e di Sicilia, a cui hò più credito ch'a tutti altri autori di Musica, scrisse numerando le note quattro perfette, la Massima uale ottant' una minime, che fan quaranta battute e mezza; la longa uale uinti sette minime, che fan tredici battute e mezza; la breue uale noue minime, che fan quattro battute e mezza; la semibreue uale tre minime che fan una battuta e mezza: e però gl' è faticoso e diffìcile il componere nella prolatione perfetta, mà non sarà se non nel circolo col punto si compone due breui per casella, e nel semicircolo col ponto si compone a due semibreui per casella, che le due mezze battute si fan per una battuta; e così faceua Franchino Graffurio, che staua all' hora in Napoli Maestro di Cappella della Nuntiata, suo carissimo amico: si che dirò quel R. Emendemus in melius que ignorantes peccauimus et recedant uetera; noua sint omnia.» |
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Nomi: Cimello, Giovan Tomaso. | |
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, p. 204 | ||||||||
Antiche collocazioni: 0481 (catalogo Sarti, circa 1840) | ||||||||
ID: 1918 |
LEGENDA
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[] | Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna | * | Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva | |
{} | Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari | _ | carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione |
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