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Collocazione: C.53

Riproduzioni
     Facsimile: 20.A.423
     Microfilm n.: 0325

 Angleria Fra Camillo Cremonese
 Regola del Contrapunto, e della Compositione. Nella quale si tratta breuemente di tutte le consonanze, e dissonanze coi suoi esempi à due, trè, e quattro voci. Della cognitione de' Tuoni; secondo l'vso moderno, e la regola agli organisti per suonare trasportato in vari luoghi bisognosi. Con due Ricercari l'vno à 4: e l'altro à 5. dell'autore, & un Ricercare, e Canoni à 2. 3. e 4. da cantarsi in vari modi del Signor Gio. Paolo Cima, al quale la presente Opera è dedicata, e nuovamente data in luce dal Rever. Padre Fr. Camillo Angleria da Cremona, del Terz'Ordine di S. Francesco, discepolo di Claudio Merulo da Correggio. In Milano, per Giorgio Rolla 1622. - in 4.° Quattro carte non numerate in principio, poi facc. 117, dopo le quali sono altre tre carte senza numerazione. A tergo dell'ultima è ripetuta la data, e il legnetto con S. Cecilia che si vede nel frontispizio. L'opera è eccellente. (Avvi nella seconda e terza carta ciò che segue):

« Al molto Magnifico Signor mio osseruandissimo Il Signor Giovan Paolo Cima Organista nella Chiesa di nostra Signora presso à Santo Celso di Milano. Essendomi risoluto di mandar in luce questa mia Regola di Contraponto, desideroso pure che arte sì nobile, et eccellente, come è la Musica, comparisca e difesa e protetta, ecco qualmente regolandomi appunto co' l giudicio de' più intendenti della professione vengo con ogni mio gusto e contento a consecrarla a V. S. acciocchè, et ella sia a' suoi calcoli sottoposta, et io à, suoi comandi; sì perchè la censura d' vn tant' huomo, di cui gloriosa e virtuamente ambitiosa sen và la gran Città di Milano, anzi l' Italia tutta, mi sarà, sincero et incorrotto ammaestramento, anzi la correttione instruttione disciplinatissima, si anche perchè sottoposto a' suoi comandi, collocato poscia nell'altissima CIMA delle impareggiabili sue virtù, et appoggiato a' suoi meriti, possa senza temere gloriarmi, e santamente insuperbire; che se eccellente non fui in comporre, fui almeno giudicioso in dedicarla, liberandola dall' infettione de' mal dicenti. Aggradisca adunque V. S. questa mia volontà, e questo animo mio come più le piace, ò di scolaro, ò di suddito, che per Mastro e singolar padrone il voglio e bramo, e baciandole le virtuosissime mani le auguro da Dio Nostro Signore compimento di qualunque ottimo disiderio suo. Di V. S. Molto Magnifica Affettionatiss. Servitore FR. CAMILLO ANGLERIA. »
« Al Molto Reverendo Padre mio Signore Osservandissimo, Fr. Camillo Angleria da Cremona, del Terz' Ordine di San Francesco. Rendo a V. R. mille gratie di sì gran favore fattomi in dedicarmi questa sua dottissima Regola di Contraponto, assicurandola che questa sua grande affettione è con altretanto affetto contracambiata. Ma ove la Pater.tà sua con tanta bontà s' appoggia per esser difesa e protetta, non sò se habbia casì facilmente indouinato: perchè oltre che huomini virtuosissimi nella professione non le sarebbero mancati; è vero di più che iui non bisognava particolar protettione, ove il valore da per se stesso è raro e sufficiente. E però, se si considera questa sua Regola sì compita ed eccellente, chi non vede che è pur troppo da se stessa difesa, quandochè questi insegnamenti che in lei si contengono, non son altro che riui derivati da quel gran fonte CLAVDIO MERVLO DA CORREGGIO, al cui gran valore non si doueua altro premio che il Cielo stesso. Non saranno al sicuro, e V. P. si contenti di crederlo, non saranno dico intorbidate sì chiare, e sì purgate acque; anzi di queste beueranno i virtuosi tutti, si specchieranno dentro, perche rimireranno in queste il valore del suo Maestro, anzi il gran CLAUDIO istesso. E così V. R. non ad esposte Cime sarà appoggiata, ma a più eleuati e sublimi Monti, mercè del valore suo. Et io per fine vinto da tanto affetto me le offero, mi consacro, et alle sue sante orationi mi raccomando. Di V. P. Molto Reuerenda Affettionatiss. Seruitore GIO. PAOLO CIMA. »
Il sottopor che fece l' Angleria questo suo trattato all' esame e alla correzione di Gio. Paolo Cima, siccome dà a divedere l' umile tempra dell' autore di se stesso dividente, così ci porge chiara pruova del gran valore del Cima; il quale alla sua volta rimeritò l'officioso atto d' Angleria col bell' elogio fatto alla sua Regola di Contrappunto da lui chiamata dottissima. In più luoghi di quest'opera (oltre parecchi celebri autori) è citato a modello Gio. Paolo Cima, e fra gli altri a pag. 83 così leggiamo: « Non sarà fuori di proposito mettere il modo come si trasporta le Cantilene fatte all' alta per commodo delle Voci; E benchè di questo ne habbi trattato eccellentemente il Signor Gio. Paolo Cima nel fine del suo Libro de' Ricercari, però ecc. » E nella seguente pag. 84: « Questa prattica io l' hò vista con tanta sicurezza dal Signor Gio. Paolo Cima sopra il Clauicordo, che m' ha fatto stupire, in suonar' vn Soggetto sopra à qual si voglia semituono, come se suonasse l' istesso Soggetto al suo proprio luoco, cosa da me non mai più sentita da altro Organista; et con quella occasione mi fece sentire vn suo Stromentino toccato da lui con tanta polizia, e prontezza di mani, che più non si poteua desiderare; dove io conobbi che veramente è degno della fama che hoggidì di lui per tutto è sparsa; Si come ancora dall' Opere sue date alla stampa si può vedere, le quali sono Motetti à quattro da Capella, stringati, e buoni. Canoni ingegnosi à due, trè, et quattro. Ricercari dottissimi, parimente a quattro. Concertini à vna, due, tre, e quattro voci quali sono tanto gustosi, e grati à qualsivoglia persona. In somma, esso ha tutte quelle parti, che ad vn prattico, e perfetto Organista si richiede, ecc. » A pag. 111, trovasi il ricercare a quattro di Gio. Paolo Cima indicato nel frontespizio e a questo succede un Canone di singolare e artificiosa inventione di G. P. G. (cioè il Cima suddetto) che à due, tre, e quattro voci, al diritto, et al contrario si canta in cinquanta modi con differente armonia come dalle sottoposte dichiarationi si potrà vedere.

Nomi: Angleria, Camillo.   
Editori: Rolla, Giorgio.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, pp. 291-292  RISM : B/VI, p. 089d          
Antiche collocazioni: 0073 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 2490     


LEGENDA  
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