| Messe a Quattro, e Cinque Voci Concertate con Violini, e Ripieni à beneplacito di Carlo Donato Cossoni Primo Organista in S. Petronio di Bologna, Accademico Faticoso. Opera Ottava con Privilegio. Al molto Reuer. P. Maestro Domenico Salvatori Reggente nel Conuento di S. Agostino di Roma. - In Bologna, per Giacomo Monti. 1669. Con lic. de' Superiori. - in 4°. Basso Ripieno [e Organo]. (Di fronte alla seconda carta leggesi la seguente dedicatoria):
Molto Rever. Padre Sig. e Padron Colendissimo.
Non doueano P. M. R. queste mie musicali compositioni vscire alla luce con quella nerezza, che dalla sola impressione delle note riportano, perchè il Mondo, che mira solamente quell' esteriore apparenza, l' haurebbe di subito condannate alle tenebre dell' oblio, quasi inhabil' à suegliare ne gl' altrui petti quel diletto, che per suo proprio patto vanta la Musica. Il Torchio, che non sà dare se non che l' oscurità dell' inchiostro, non può da per se stesso illustrare quell'opre, che sopportano volontieri i suoi tormenti, perchè possano poi godere appress' agli huomini la meritata lode; Quindi è, che queste mie fatiche per vscir alle stampe s' hanno avvalorato con l' immortalità del suo nome, a fine d'acquistare sotto l' ombra sua quel lume, che da per se stesse non hanno. Non credo d'arreccar merauiglia, s' inuio fogli di Musica a chi ha nobilitato il nostro secolo con le Catedre delle Scienze più rare, & a chi ha fatto risuonare i Pergami più famosi con l' Eloquenza: auuenga che la mia professione m' obliga a risalirli quell'honore, che dall'inuentioni de i bugiardi Poeti venne già deturpato, e se finsero questi, che Pallade la Dea del sapere hauesse tal volta hauuto a sdegno i Musicali stromenti, onde ridottili in pezzi, per dichiararl' indegni di comparire, l' habbi nell' oscurità d' vn sepolcro sepolti: e ch' Apollo il Dio delle Muse habbi dalla propria pelle spogliato quel Marsia, che nel canto voll'essergli compettitore, quasi che l' vn, e l' altro Nume hauess' a schiuo la Musica: io per rimouere dalle menti humane una tal' impostura di trasognante Poeta, voglio che vedano, che la Pallade del nostro secolo, e l' Apollo de i nostri tempi, non abborrisca, mà arricchisca d' immortali preggi vna tanto nobil virtù, eterando col suo nome, queste mie benchè humili componimenti; son sicuro, ch' ogni linea di questi fogli illustrati d' vn tanto sole emola diuerrà dell' Ecclittica solare del Cielo; ch' ogni punto, che qui si scorge, gareggiarà con le stelle, e ch' ogni sospiro servirà per contrasegno di giubilo, non di dolore. Nè senza ragione dal Patrocinio di Vostra P. M. R. si può compromettere questa mia opra tante grandezze, auuenga che con la nobiltà del suo antico Lignaggio, ha saputo somministrare Eroi Gloriosi alla Chiesa come la Catedra Arciuescouale di Milano lo testifica, ch' vn tempo sostennero Vido & Anselmo Valuasori ambi Arciuescoui come parimenti nella Santità. accoppiat' alla Porpora vidde un S. Galdino Valuasori, Cardinale, & Arciuescouo assieme dell' istessa chiesa, & hora nella Illustrissima sua religione con dar un suo fratello per General Moderatore, e per Capo vniuersale di essa ch'attualmente gloriosa la rende, fà scorgere chiaramente, che mai cessa di tramandare Atlanti valeuoli a sostenere più Mondi; anzi con le sue rare dottrine hà accresciuto al Ciel Agostiniano non minor splendore, mentre con la meritata carica di Reggente prima nello studio di Pesaro, poi di Siena, da questo a quel di Firenze, anche in quel di Bologna & adesso in cotesto di Roma felicemente giunse seminando virtù, e mietendo palme di glorie. Confesso pertanto esser troppo disuguale alla uastità de' suoi meriti vna così leggiera offerta, ma si come non sdegna il Mare quei riuoli che corrono à tributarlo, così spero, che V. P. M. R. gradirà queste poche fatiche che l' offerisco, & humilmente me le inchino.
Di Vostra Paternità Molto Reu.
Vmilissimo et Obligatissimo Seru. CARLO DONATO COSSONI.
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Microfilm n.: 0879
