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Collocazione: Z.119
Unità: 2

Riproduzioni
     Microfilm n.: 4690

 Fiorani Cristoforo di Ancona
 Christophori Florani in Insigni Cathedrali Ecclesia Illustrissimae Civitatis Asculanae Musices Moderatoris Missarum Liber Secundus Octonis vocibus concinendarum, quae tam plena voce, quam ad Organum accommodatae una vero ad concentum decantanda. Opus Septimum. Dicatum Illustrissimis viris Inclitae Civitatis Asculi Personam ejusquae dignitatem, ac decus magnificentissime sustinentibus olim pluribus Terris locisque antiquo eorum dominatui, amplaeque ditioni subjectis nunc vero injuria temporum solum Terrae Nerreti Baronibus. - Venetiis, apud Alexandrum Vincentium. 1635. - in 4.° Alto primo coro, e Basso primo coro. (A tergo del surriferito lunghissimo frontispizio così è impresso):

Illustrissimi Signori Patroni miei Collendissimi.
Sogliono naturahnente tutti gli huomini (per parer d' Arte) delettarsi della Musica, specialmente quelli cred'io, che ne maneggi d' alto affare adoprati sentansi tal' hora ingombri gli animi di malinconia, e di noia per le difficulta ch'incontrano nel condurli a destinato fine, quindi è che non riceuano medicina più salutare, ne antidoto più proportionato a solleuare le oppresse menti della grata melodia dei canti e suoni; Onde douend' io far' vscir fuori a gli occhi del Mondo il settimo parto de Musici componimenti del mio pouero ingegno, ho preso ardire dedicarlo a questo nobilissimo Magistrato, che con somma prudenza gouerna il publico di questa Illustrissima Citta d' Ascoli, non perchè conosca poter' apportar diletto di suaue armonia a quei delicati sensi, non mai stanchi nel sentir le querele de gli oppressi, e le giuste domande de supplicanti, per concedere a queste benignamente le gratie, a quelli con inuiolabile rettitudine, restituire il loro hauere, tal volta dall' auaritia de Ministri, o indebitamente occupato da chi se sia volentieri fò violenza a me stesso, mentre supplirà al difetto loro la conuenienza del proprio debito, sì per la consideratione, e bona corrispondenza che passa trà Ancona mia patria et questa Illustrissima Città, com' anche in riguardo di tante gratie, che nel ristretto di queste mura la benignità dei vostri Cieli influisse nella persona mia; stimarò questa la più rileuante, quando venga gradito (per la debolezza delle mie forze) quant' offerisco, benche all'altezza de loro meriti non eguale, e di gran lunga distante, ma perchè scorgo, che col farsi sentire sotto la sicura protettione delle SS. VV. Illustrissime hauranno viua forza di palesare la mia deuot' osseruanza, tanto più che le parti della musica possano metaforicamente seruire per esprimere vna ben' ordinata Repubblica, quale è questa loro, oue s'accorda il Basso della plebe, col Soprano de Magistrati, il Tenore de buon Cittadini, col Alto de Gentilhuomini, l' Acuto della Giouentù, col Graue della Vecchiaia; E co' tal politica consonanza com' a ciascun è noto il pietoso ben publico ne risulta. E qui resto con far allo SS. VV. Illustrissime humilissima riuerenza, e col pregarle da Dio prosperità desiderabile.
Di Venetia il Primo Marzo 1635.
Di VV. SS. Illustrissime Humilissimo, Seruitore CHRISTOPHORO FLORANI.
Col dire l' autore che questo secondo libro di Messe era il suo settimo parto musicale, sembra doversi intendere che altre sei opere a stampa precedessero la presente. Più oltre ci manifesta la sua propria patria, che fu Ancona.

Nomi: Fiorani, Cristoforo di Ancona.   
Editori: Vincenti, Alessandro.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: II, pp. 69-70  RISM A/I : F-0867          
 
ID: 3580     


LEGENDA  
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