Messa e Salmi, parte concertati, à 3. 5. 6. 7. & 8. voci con due Violini, & altri Istromenti à beneplacito & parte à 5. à Capella, Di Gio. Antonio Rigatti All'Augustissimo, & Inuittissimo Imperatore Ferdinando III. - In Venetia 1640 Appresso Bartolomeo Magni. - in 4°. Soprano Primo (A.) Canto Secondo (B.) Alto Primo (C.) Alto Secondo (D.) Tenore Primo (E.) Tenore Secondo (F.) Basso Primo (G.) Basso Secondo (H.) Organo (I.) Violino Primo (K.) e Violino Secondo (L.). [Manca la Viola]. In tutto libretti undici.
Sacra Cesarea Maestà. Per auezzar questi sacri componimenti à salire in Cielo, ho destinato d' inalzarli nelle mani di V. M. che in questo mondo siede nel supremo Trono del merito, e della Giuria. Sono parti deboli, tutta via non so come meglio dichiararmi humilissimo seruo della M. V. se non col dedicarle ciò che composi per la maestà di Dio. Ella che frà tutti i Prencipi dell' universo cosi bene lo rapresenta in ogni virtù, non sdegni di riceuer come magnanimo vna tenue oblatione, e compatire come benigno un ardire diuoto: Ed io mentre auguro dal Cielo Vittorie alla sua destra, grandezze al suo scettro, e felicità à suoi Regni, humilmente me le inchino. Venetia il Primo Ottobre 1640. Di V. Sacra Cesarea Maestà Humilissimo & diuotissimo seruo GIO. ANTONIO RIGATTI. Nella sola parte dell'Organo è impresso quanto segue: « Lettor mio. Vedutosi scoperto Agesilao da un suo confidente mentre si trastullaua co' suoi fanciulli, pregolo à non publicar le sue fanciullaggini fino à tanto, che egli ancora non hauesse esperimentato l'amor paterno. In questa guisa io prego te, che doppo ch' haurai notate le debolezze di questi miei componimenti, ti compiaci sospendere i rimproueri, che stimerai ch'io meriti per haverli dati alla luce fino à tanto, che ancor tu habbi prouato ciò, che si sia l' esser violentato dagli amici. All' hora mi contento, che parli quanto ti piace, perchè sono sicuro, che concorderai l' ardire. So anch' io, che la musica per essere cosa Dinina non merita di comparir mal trattata, ma che si può sperar da vn Giouine, che non ha fin qui acquistata la lanugine, non che incanutito il crine nell' esperienza di quell' arte? Dirai, che le mie note deuono chiamarsi più tosto notti tenebrose, e che meritano d' esser illuminate co'l fuoco; Ma io ti rispondo, che l' ombre loro seruirano à sua lode, se mirandole tù cortesemente farai conoscere gl' occhi tuoi per duo benefiche stelle. Souuengati, che la Critica non dourebbe far la battuta à queste musiche compositioni, sè però non pretendi di farmi far pausa dal comporre. Se sei musico in ciò che tramerai di biasmeuole, contentati di far vn passaggio, e compatisci all' età di colui, che per seruirti con minor imperfettione si esibisce di conseruar tutta sua vita nello studio. Viui lieto ». A tergo dell' ultima carta nella sola parte dell' organo havvi: « Si auisa il benigno Cantore, che ritrouandosi quantità di voci & di proportionati Istromenti, si potrà raddoppiare le parti delli Salmi à Cinque voci da Capella, acciò riescano più melodici, & più Armoniosi. Gli altri in Concerto non sarà male il prouarli prima, chi si cantino; per aprender il tempo della alteratione, & diminutione della battuta, in conformità di quanto riccerca l'Oratione, procurando di cantar il tutto con maggior affetto, che sij possibile. In tanto Gratioso Cantore mentre ti serui delle mie fattiche, non sdegnarti di gradirle cosi deboli come sono. N. S. ti benedica ». Dall' avviso al lettore, qui sopra trascritto apprendiamo che il Rigatti era ancor imberbe quando pubbIicò questa sua opera, e che per conseguenza dovette esser la prima musical sua produzione, o delle prime ch' ei desse alle stampe.
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