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Collocazione: K.90

Riproduzioni
 Digitale:  Firenze, Biblioteca Nazionale Centrale 
     Facsimile: 20.A.323

 Riccoboni Luigi
 Reflexions historiques et critiques sur les differens Théâtres de l'Europe. Avec les Pensées sur la Déclamation. Par Louis Riccoboni. A. Amsterdam, aux Depens de la Compagnie 1740. in 8° pic. Quattro carte in principio non numerate, poi facc. 273 ed altre tre carte in fine colle tavole delle materie trattate' nel libro. Eccone la dedicatoria:

A la Sacra Real Maestà di ELISABETTA FARNESE Regina delle Spagne. Sacra Real Maestà. La mia sorte che già trent'anni seppe trovar intoppi per togliermi il grande onore di essere al attuale serviggio del Monarca delle Spagne, quando per Reale comando l'ambasciatore Cattolico doveva spedirmi da Venezia a Madrid; la stessa mia nemica sorte mi rapì per la seconda volta questo onore ne l'anno de gloriosi sponsali della Vostra Reale Maestà. In oggi ripara tante mie perdite la generosa clemenza della Maestà Vostra col permettermi di offerirle questa mia debole operetta. La materia che ardisco presentare alla Vostra Reale Maestà è cosi indegna del di lei sublime spirito, ma il motivo è confacente a la di lei Christiana pietà. Il Teatro che doppo tanti secoli è stato sempre lo scopo delli due gran Partiti che lo anno a vicenda assalito, e diffeso; la Chiesa, ed il Mondo: non è mai stato, a mio credere, a bastanza svellato perchè trionfi la verità. Per quanto per tutta l'Europa abbino tentato alcuni di purgare le rapresentatione sceniche, non si pervenne mai à quel segno che la Religione richiede, et che la Civile onestà vorrebbe. Ne l'opera mia esamino lo stato in cui si trovano tutti i teatri viventi, e reputo a la fine che non ve ne sia por uno, che non abbisogni di rifforma; il che è riserbato a farsi, non da Padri della Chiesa che non ponno che fulminar con la voce, ma bensì da qualche pietoso Principe che può operare con la mano. Chi fra questi sarà il Promotore di sì grand'opra resta per anche nascosto ne gli abissi de gli Eterni Decreti. Gli alti disegni della Providenza non sono compresi da gli uomini che doppo il fatto. Chi avrebbe già mai pensato che gli Eroi della Gloriosa Casa Farnese dovessero terminare in una Principessa, che è la Maestà Vostra, la quale innestata a la Real Casa di Borbone dovesse tramandare a Posteri nuovi Eroi, sortiti da due così eccelsi Rami! Ditiò tutto il mondo è certo, già che non gli resta il fiacco contento di sperarlo, ma la sicura consolatione di vederlo. Chi sà che ad uno di questi dato non sia di stabilire una sorta di Teatro, che non solo convenga a spettatori christiani, ma che tolga ben anco tanti motivi di clamori. Il vivo desiderio mio per un tanto bene, perche lontano ed incerto, non mi lascia però perder di vista il ben presente, che è quella della somma Grazia che la Maestà Vostra mi concede di consacrarle queste mie debolezze, e perfno di adrizzarle i nìiei umilissimi pensieri. Non saprei valermi de l'ordinaria espressione di rendergliene osequiosissime grazie, già che mi par troppo debole, mentre non v'è compenso fra l'una e le altre: abissato in un profondissimo rispetto mi ristringo però, bacciandole il Real Manto, a sottoscrivermi De la Reale Vostra Maestà Umilissimo ed Osequiosissimo Servidore LUIGI RICCOBONI.
Senza discutere se questa ed altre opere del Riccoboni sieno da tenersi in poco conto, siccome pretende il Sig. Fétis che le giudicò mediocrissime, noteremo solamente che il nobile scopo del loro autore basta di per se stesso a farne elogio e raccomandarle a chi si diletta dell'istoria de' teatri. Fralle molte notizie sparse in quest'opera meritano d'esser lette quelle che son comprese nell'articolo sull'opera in Musica (pag. 29 e seg.) dove parlandosi de' cantori e delle cantatrici di teatro, chiama gran maestri il Pistocchi, Pasqualino, Siface, Matteuccio, Cortona, Luigino ecc., e fralle eccellenti prime donne dalla metà del seicento sino al suo tempo annovera la Francesca Vaini, Santa Stella, Tilla, Margherita Salicola, la Reggiana, ecc. Poi passa a raccontarne che la celebre Cuzzoni nel 1724 cantò con sommo applauso un Mottetto e un Salmo composto da Gio. Bononcini nella Cappella di Fontainebleau; che dessa per sei anni sostenne in Londra la gloria italiana, e che vi fu richiamata nel 1734, malgrado le contestazioni e le brighe dei Teatri d' Italia; che i suoi appuntamenti erano de quinze cent guinées par an, egualmente che quelli di Francesco Bernardi detto Senesino. Quindi fa menzione della famosa Faustina Bordoni, i cui talenti e guadagni non erano inferiori a quei della Cuzzoni, ed alla quale dà il merito d'aver inventata una nuova maniera di cantare. E per ultimo dà copiose notizie di Carlo Broschi, dicendo a pag. 40 che cantava sul gusto della Faustina, ma infinitamente ad essa superiore, era giunto all'apice della pefezione; che del 1734 fu chiamato a Londra dove cantò per tre inverni con universale applauso; che del 1736 recossi a Parigi dove cantò nelle prime Società e alla Corte con meraviglia di quei monarchi, passando dappoi alla reggia spagnuola in che dimorava già di quell'anno 1740. Parlando poi a car. 41 de' teatri italiani, scrive il Riccoboni che una volta non sarebbesi dato a un famoso cantore che cento scudi romani per l'autunno e carnevale; che era somma distinzione, e pruova di merito straordinario accordar sino a centoventi scudi: ma che da 30 anni incirca la faccenda era cambiata al segno che a una bella voce d'uomo o di donna pagavansi più di mille zecchini d'oro, incirca dodicimila franchi: e che la Faustina, Santa Stella, la Cuzzoni, e Farinello erano stati di cotal guisa ricompensati. Narra successivamente che a Venezia pagavasi tre lire di quella moneta il biglietto, o bollettino d'accesso al teatro, e trenta soldi per poter sedervi in platea. Veggasi questo curioso libretto, al quale rimettiamo il lettore vago di cosifatte notizie, posciachè non è nostro assunto di dar un estratto de' libri che citiamo nella bibliografia della musica.

Nomi: Riccoboni, Luigi.   
Editori: S.n..   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, pp. 49-50  RISM : B/VI, p. 703b          
Antiche collocazioni: 0572 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 519     


LEGENDA  
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