Psalmi ad officium Vesperarum Musicis Notis expressi, et Ternis Vocibus decantandi. Vna cum parte Organica. Romano Michaele, Clerico Romano Auctore. Liber Primus. Ad Illustriss.um et Reverendiss.um Federicum Boromeum S. R. E. Card. Amplissimum. - Romae, Apud Jo: Baptistam Roblectum. 1610. - in 4°. Cantus primus, Cantus secundus et Bassus. In tutto opuscoli tre, mancanti della parte dell'Organo {Questa dappoi si rinvenne, sicché l'opera è ora completa}.
La dedicatoria ed alcuni avvertimenti dell' autore che si veggono in principio dell'opera furono già trascritte a car. 77 del Catalogo della musica a stampa posseduta dall'Ab. Santini. Altro adunque non v' ha da notare in questo luogo, se non che l' opera presente fu il primo lavoro dato alle stampe dal Michelli. A cart. 50 delle Lettere Armoniche del Banchieri una se ne trova da quel bolognese scritta a D. Romano Michelli allora dimorante in Roma. Nella Biblioteca Comunale di Cesena si trova l'opera seguente del Micheli: Salmi per i Vesperi a tre voci in concerto Da Cantarsi in diuersi modi per commodità di Cantori ad uso anco de le Reuerende Monache. Con il Basso continuo per l'Organo. Di D. Romano Micheli. Romano. Libro secondo. Opera Terza. - Stampa del Gardano In Venetia MDCXV. Appresso Bartholomeo Magni. - in 4°. Canto secondo segnato B. (Trascriviamo la dedicatoria, e l'avviso ai lettori impressi l' una a tergo del frontespizio, l'altro nel retto della seconda carta): All'Illustriss.mi et Eccellentissimi Signori Nicolò Sagredo, Giovanni Cornaro, Antonio Lando Procuratori Dignissimi di S. Marco. Et Patroni miei Colendissimi. La somma riuerenza che per elettione, & per debbito porto alle V. Eccellenze si come ricerca ch' io le raccordi il molto che le deuo, così non permette ch'io tralasci quel poco ch' io posso; & à questo fine appunto le offerisco riuerentemente queste mie Compositioni Musicali. Degninsi elle accettarle volentieri, acciò & dall'effetto et dal modo sia manifesto ad ogn'uno che le sij grata la mia seruitù, della quale con tanta loro benignità m'han fatto degno. Dio Nostro Signore le conceda quel più di felicità che elle meritano, & io le desidero, & prego. Di Venetia il di primo Marzo 1615. Delle SS. VV. Illustrissime & Eccellentissime Affetionatissimo & obligatissimo Seruitore ROMANO MICHELI. A LETTORI Considerando io non solo al diletto che seco porta di sua natura la varietà, la quale si caua dal cantare un'opera in diuersi modi; mà anco alla commodità de Maestri di Cappella, acciò in vn medesimo salmo possano far sentire varij Concerti con voci diuerse, ho havuto in questo, come anco nel primo libro, quei riguardi nel comporre, che si richiedono, acciò che si possa cantare in quei modi qui sotto notati; tanto per concertare nell' Organo, o in altri strumenti; quanto per cantare con le voci sole senza stromenti alcuno: Di più volendo facilitare a quelli che poca prattica hauessero nel cantare le Proportioni, vi ho fatte alcune risolutioni di esse da cantarsi alla semibreue, auuertendosi in quelle di far la battuta molto più presto di quella del concerto. Primo dunque si potrà cantare Basso e due soprani. Secondo; Basso e due Tenori, cantando nelli Soprani vn' Ottaua più bassa. Terzo; Basso Soprano, e Tenore, cantando sempre nel primo soprano vn'Ottava bassa. Quarto. Due Soprani & Alto, cantando nel Basso vn'Ottava più alta, ad vso delle Reuerende Monache. Si deuerà auuertire nel Libro del Basso per l'Organo, che sopra alcune note ambigue vi è posto questo Diesis # significante terza maggiore; & il Bemolle b terza minore; Tutto il resto per ben concertare se rimette al giuditio de gli intelligenti. La servitù prestata dal Micheli ai Procuratori di S. Marco, e il debito che lor professava, non si può ad altro attribuire che all'averlo eletto Musico di quella Cappella.
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