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Collocazione: Q.118

Riproduzioni
     Microfilm n.: 1664

 Palestrina (Da) Gio. Pierluigi
 Hymni Sacri in Breviario Romano S.D.N. Vrbani Papae VIII. auctoritate recogniti, et cantu musico pro praceipuis anni Festivitatibus expressi. - Antuerpiae, ex officina Plantiniana Balthasaris Moreti. 1644. - in fol. massimo. L'opera ha carte cxcix, così numerate alla romana oltre le tre in principio, e l'ultima nel fine per l'indice degl'Inni, le quali son senza numeri.

Il Pontefice Urbano VIII avendo ordinata la riforma degl' Inni del Breviario Romano, e questi percio avendo subito delle mutazioni, e taluni anco essendosi composti di nuove, ne affidò la pubblicazione allo stampatore d'Anversa Baldassarre Moreto, e intimò alla cristianità con Bolla impressa nella seconda carta del presente volume, di far uso in avvenire di questi, ne più servirsi degli antichi. Segue poscia il Privilegio apostolico a favor del tipografo Moreto per un decennio; che si vede nel retto della seconda carta; nel verso della quale oltre l' approvazione del Vescovo d' Anversa, havvi ancora il seguente avviso:
«AD LECTOREM
Post ultimam Breuiarij Romani sub S. D. N. Urbano VIII. recognitionem, doctamque adhibitam Hymnorum Ecclesiasticorum correctionem, ubique cum applauso receptam, reliquum erat, ut notae musicae ad veriores regulas artis & puram cantus modulationem reducerentur, novisque quibusdam metris & correcto reliquorum Hymnorum textui adaptarentur. Atqui cum id etiam a viris modulationis numerorum peritissimis accurate factum esset, nova suborta est difficultas; quomodo castigata & tersa exemplaria per omnes Ecclesias absque magni sumptus dispendio possent distribui. Si scribendi forent ingentes illi Odeorum codices, magno sumpto immensoque constarent labore; nec per longissimi temporis spatium indecora illa Divinae laudis dissonantia tolleretur, quibusdam uno modo Hymnos privatim recitantibus, aliis diverso publice, concinentibus, Ut itaque uno ore honorificetur Deus, & concordi voce laudetur, eo provisum est consilio, at nitidis pulchrisque typis Romanis sub notis cantus Gregoriani et Plantinianis sub cantu, communiter dicto figurato Hymni omnes in unum collecti volumen ederentur: atque ex his prototypis multiplicata per exemplaria ubique possent comparari. Opus hoc utrobique qua potui celeritate & industria tandem absolutum est. Tu Lector fruere, & vale».
Quest'opera magnificamente impressa contiene la musica a quattro e più voci in contrappunto degli Inni della Chiesa con le risposte in canto fermo da farsi alternativamente da' cantati del Coro, ovverosia dal popolo. Da un passo dell'avviso apprendiamo che per le note del canto fermo si adoperarono i tipi di Roma, veramente nitidi e belli, e per la musica figurata quelli dell'editore d' Anversa.
Il Bàini nel t. II, pag. 215 e seguenti delle sue Memorie sul Palestrina, narra distesamente tutto il negozio di quest' edizione, la somma del quale in compendio riducesi alle seguenti nozioni: e cioè, che il Pontefice Urbano VIII nel 1634 conferì con Antonio Maria Abbatini il suo divisamento di commettere alla stampator Moreto in inversa ma nuova edizione magnifica dei nuovi suoi Inni posti in musica tanto in canto figurato che in canto fermo; che questo fosse l' antico, e quello il miglior che si potesse avere: che l' Abbatini suggerì al Papa di conservar la musica del Palestrina, siccome il meglio di quel che potea prodursi dall' arte, e dall' ingegno: che dietro l' avviso dell' Abbatini il Pontefice ordinò a Sante Naldini, allora maestro della cappella papale, che facesse dai più esperti cappellani cantori adattare alla poesia de' nuovi Inni tanto l' antico canto gregoriano proprio de' medesimi, quanto la musica in contrappunto fatta già per gli antichi Inni dal Palestrina: che così fu eseguito, e che perciò il detto Sante Naldini romano, e Gregorio Allegri pur romano si divisero il peso di siffatto lavoro per decisione collegiale, e che in breve fu il tutto inviato d'ordine espresso del Papa al Moreto in Anversa. Vuole poi il Baini che l' edizione si facesse coll' inviare i fogli vicendevolmente a Roma da Anversa, e ad Anversa da Roma, ritenendo egli che l' impressione del canto fermo degl' Inni si facesse in Roma e quella del canto figurato dei medesimi in Anversa; ma parrebbe più verosimile che i tipi di canto fermo fossero mandati al Moreto, e ch' ei si valesse di quelli (che a lui mancavano) per la sua magnifica edizione, il tutto imprimendosi in Anversa dal sullodato tipografo. Almeno è lecito interpretar eziandio di questa guisa il passo notato sopra nell'avviso al lettore. Veggasi tuttociò nel t. II dell' opera del Baini, da pag. 216 a 221.

Nomi: Palestrina, Giovanni Pierluigi da.   
Editori: Moret, Balthasar.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: II, pp. 285-286  RISM A/I : P-0741          
Antiche collocazioni: .... (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 5376     


LEGENDA  
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