Passiones, Lamentationes, Responsoria, Benedictus, Miserere, multaque alia devotissima cantica ad offitium hebdomadae Sanctae pertinentia, D. Pauli Ferrariensis, monachi diui Benedicti, congregationis Cassinensis nunc recens collecta, emendata, & typis tradita. - Venetiis, Apud Hieronynum Scotum 1565. - in 4°. Cantus, Tenor, Altus, Bassus.
Questa bella e rarissima opera è a quattro voci. Il Canto ha facciate 107; il Tenore va fino a car. 87, e così pur l' Alto, e il Basso finisce a pag 91. La dedicatoria trovasi nella sola parte del Canto, ed è sottoscritta colla lettera D... Trascriviamo qui sotto la seconda metà della medesima, siccome la più importante. Al Molto. Rever.do Sig.r et Padron mio colendissimo Don Andrea Pampuro, Abbate di S. Giorgio Maggiore di Venezia & della Congregatione di Monte Cassino Presidente Dignis. ... mi sono anch' io volto à raunare le opere d' alcuni nostri valenti huomini per istamparle, & dedicarle al suo honorato nome. Et hauendo da gli effetti conosciuto quanto à V. S. R. siano state grate le orazioni del grande Isidoro Clario sopra il Vangelio di S. Luca, che pur questi giorni stampate le dedicai; mi sono di tanto mi glior voglia disposto à dedicarle i presenti diuoti, & armoniosi canti del nostro D. Paulo Ferrarese, huomo oltre à l' altre sue buone qualità, per la rara eccellentia sua, & in musica, & in poesia non mai à bastanza lodato, & degno d' eterna fama. A la qual cosa fare principalmente mi hà persuaso la memoria ch' io ho, d' un ragionamento che V. S. R. mi fece sei mesi addietro, quando parlando meco in camera sua domesticamente, come per sua gratia, & bontà alcuna volta suol fare; mi racconto, con quanta noia, nel suo per noi ben auenturoso viaggio da Roma à Venetia, hauesse udito la settimana Santa cantare in Perugia, et in Arezzo le Lame_tationi di Geremia Profeta, con tante gorghe, e con tanta moltitudini di voci, che le erano parute più tosto vn confuso strepito et remore, ch'una distinta musica, & pietosa e diuota, quale si conuiene in quei santi giorni, che si rappresenta la passione & morte di Giesù Christo nostro Signore. Nel qual proposito mi ricordo, ch'ella mi disse queste formali parole: Il nemico della humana generatione, non capendo come altrimenti in quei santi di leuare à fedeli la deuotione che destano in loro quelle mestissime parole, atte per se ad intenerire & spezzare vn cuore di marmo, hà procacciato con ta_te varietà, e sminuzzamenti di voci di fare, ch' elle non sieno intese, & gli è venuto fatto: cosa, che ad ogni buono e fedele Christiano non poco dee dispiacere. Io adunque mosso dalla autorità, & dalla uerità delle parole di V. S. R. ho fatto istampare queste, colme non meno di pietà & diuotione, che di soauità, & dolcezza musicali compositioni, nelle quali il canto è cosi bene accomodato alle parole, & ciascuna d' esse, et ogni sua parte vi si sente in modo distinto, & espressa che non se ne perde pur vn minimo accento: & pare, che non da vn' huomo mortale, ma da vn Angelo di Paradiso sia stato formato. Vengonsene hora col suo nome in fronte à baciar le mani à V. S. R. in mia vece, sperando d' essere accolte da lei con l' usata benignità. Et io alla buona gratia sua humilmente mi raccomando: pregando Iddio, che le doni, lunga, & felice vita secondo il comune voto di tutta la Congregatione Cassinense. Da S. Georgio Maggiore il primo di magg.. 1565. Di V. S. R. Obediente figliuolo D... Dallo squarcio di sopra trascritto apprendesi come fosse motivata l' edizione dell' ignoto monaco cassinense, nella cui bocca non può esser che veritiero l' elogio di Paolo Ferrarese. Non si confonda questo Paolo Ferrarese e monaco cassinense con Paolo Isnardi nunzio del Duca di Ferrara e maestro di cappella del Duomo d'essa città, nel qual errore sembra caduto il Laderchi nella biografia d' Alessio Prati, a car. 47.
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