La Pace de Numeri publicata con l'Armonia di cinque voci nel Vespro del Signore nelle Laudi della Beatissima Vergine, nel Tantum ergo, e nell'Hinno delle Grazie da Fra Sisto Reina Min. Con. Organista nel Nobilissimo Tempio di S. Bortolomeo, e Maestro di Capella di S. Francesco. Opera Ottaua. D. D. D. alla Ser.ma Sig.ra Lavra d'Este Dvchessa di Modona Reggio &c. Il Peane Mariano ad Instanza del Sig. D. Marzio Erculeo Musico del Serenissimo di Modona d'incerto autore. - In Venetia 1662. Appresso Francesco Magni detto Gardano. - in 4° con antiporta incisa all'acqua forte. Manca il solo Canto Primo colla segnatura A. (A tergo del frontispizio trovasi impressa la dedicatoria che segue):
Sereniss.ma Altezza A chi non è permesso incidere ne candori del marmo le memorie dureuoli per argomento d' vna immortale divotione non è disdiceuole farlo in quei delle carte, dove gl' huomini ne gl' inchiostri diffondendo se stessi, testificano nelle nere mutolezze de morti caratteri la vitalità d' vn cuore tutto spirito ne gl' ossequi riuerenti d' vn animo ingenvo; il perchè non deue recar merauiglia se io ardisco presentarmi all' A. V. S. con in mano piccol volume consecrato alla protezzione del Serenissimo suo nome, sotto l' ombra del quale viene à riceuere il lustro, con cui dourà comparire à gl' occhi del Mondo, essendo l' ombra de Grandi priuazione di luce à chi n' è priuo, & accrescimento di splendore à chi sotto vi si ricouera; mi ritardaua da quest' eseguimento la pouertà del mio dare, mentre di mio altro non vi scorgeuo che vano accoppiamento di vuoti Numeri, mà sonomi rincorato con isperare, che li gloriosi caratteri del suo nome preposti à questi nienti canori daranno Nvmero all' Armonia Peso al lavoro se bene vn Figlio di Francesco d'Assisi, che nella Figliolanza della Chiesa volle sempre la Minorità, douea la piccolezza del dono sollecitar, non ritardar dall'effetto, ricordandomi che nella Musica anche le minime nella Pace de Numeri fanno le loro parti. Non perciò m'auuantaggio a pretensioni di merito riconoscendo nella profondità delle mie bassezze la misura delle sourane prerogatiue di V. A. S.; benchè quest' Istesso mi rincorarebbe sapendo che trà cose dissomiglianti con proporzioni di Basso à Soprano risulta la consonanza; Mà mi consolo con l' esser certo, che la santità del sogetto che racchiudesi in queste carte, riceuerà accrescimento al suo vaiore, in quella guisa che suolsi aggiungere preggio all' Oro quando venga con l' impronto di alcuno Prencipe cuneato. Apparirà intanto da questa pouera offerta la singolar diuozione dell'animo mio, il quale non ricusa d' esser biasimato per temerario, pur che sij riconosciuto diuoto verso l' A. V. à cui mi ratifico Dal Conuento di S. Francesco di Modona li ... 1662. Vmilissimo, e Diuotis. seruitore Frà SISTO REJNA A questa lettera succedono alcune poesie, e in fine dell' opera dopo la tavola sta impresso ciò che segue: Auuiso dell' Autore à Signori musici. Parrà forsi strano à lor Signori la spezzatura di questi Salmi, però si contentino di leggerne le raggioni, e sia la Prima perchè, oltre il cantarli alla distesa come stanno, si può al fine di ciascun versetto, tacendo il seguente l' altre parti, farlo cantare con altra composizione à voce sola, o più. Seconda per comodità di far cantare il vespro à vicenda con il choro. Terza per poter far intonare, e lasciar il principio di ciascun salmo. Tale sarà il modo, con quale se piacerà, à S. M. D. io me ne vò seruire; mi sarà caro, che riesca grata à lor Signori la mia fatica, & alla loro buona grazia mi raccomando. Nella R. Biblioteca di Modena v' hanno di quest'opera le parti del Canto 1°,2°, Alto, Tenore, Basso, Organo, Violino 1° e Violino 2°.
|