Salmi concertati a cinque et sei voci et altri con Doi Violini, Con Motetti à Doi è Tre Voci. Et alcune canzoni per sonar à Tre è quatro Voci con Basso continuo. Di Gio: Rovetta Opera Prima. Nouamente stampati con Priuilegio, & Licentia de Superiori. Stampa del Gardano. - In Venetia 1626. Appresso Bartolomeo Magni. - in 4°. Canto, Tenore, Alto, Basso, Quinto, Violin primo (manca il Violino secondo) e Basso continuo. In tutto opuscoli sette. (Trascrivesi qui appresso l'importante discorso dell'autore):
BENIGNI LETTORI Già per molti anni à dietro è stata sempre mia professione il sonar ogni sorte d' Instromento, sì da arco come da fiato, & se bene m'affaticaua non poco intorno à questi: non però tralasciauo lo studio della compositione, & desideroso d' impiegare in questo 'l talento, procurai appresso gl' Illustrissimi, & Eccellentissimi Signori Procuratori d'essere connumerato fratello trà gli altri Signori Musici di lor Eccelenze in S. Marco del che ne fui fatto degno, sperando doppo di poter in mancamento del Signor Maestro di Cappella esercitar il carico del Vice Maestro, essendo già per auanti vacato il detto luogo; ne vano in ciò mi riuscì il pensiero, poi che occorso il bisogno poco doppo entrato, da gl' Illustrissimi, & Eccelentissimi Signori Procuratori miei Padroni fui honorato sino à lor noua determinatione. che esercitassi tal carico. Ma essendo parso ad alcuni cosa strauagante, che in vn instante io sia passato dalla professione de gl' Instrumenti à quella del comporre, e reggere sù diuerse Feste varie Musiche; hanno fatto mal fondato giuditio, che tali Musiche Ecclesiastiche non pottessero da me essere state composte. Per lo che preuedendo io, che tali oppositioni hauerebbono potuto in breue tempo forse far alcuna mala impressione in quelli, da' quali non son conosciuto; ho preso espediente di mandar alle stampe questi Canti Ecclesiastici, acciò che gl' Illustrissimi, & Eccellentissimi Signori Procuratori veggano in effetto, che hauendo procurato io la gratia riceuuta dalla loro benignità, mi son appoggiato sopr' al medesmo fondamento di qual si voglia altro, c' habbia per l' inanzi procurato detto luogo, & insieme sia conosciuto, che effettiuamente sono mie Compositioni, & non d' altri, non ricusando di farlo alla giornata apparire con ogni sorte di proua à qual si voglia, che altrimenti credesse: & non sia, chi si marauigli, che prima habbia esercitato il sonare, e poi postomi ad esercitar il comporre, che il Signor Striggio, il Signor Priuli, il Signor Valentini, & quasi tutta la miglior scola de' compositori hanno in tal maniera operato. Anzi per questa tal cognitione, giustamente poss' io pretendere il detto carico di Vice Maestro di cappella in S. Marco per trouarsi a questo Serenissimo Seruitio, non tanto trenta, e più Cantori, ma venti, e più Instrumentisti da fiato, e da arco, Sì che dunque Signori Virtuosi se in tali mie Compositioni trouaste cosa, che non fosse al tutto grata al vostro gusto; mi hauerete per iscusato incolpando la necessità narrata, che mi ha sforzato mandarle al presente in luce, non mancando io fra tanto di mettere qualch' altra cosa all' ordine, che vi possa esser à grado, & viuete Felici &c.
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