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Collocazione: BB.358
Unità: 5

Riproduzioni
     Microfilm n.: 2160

 Stella Scipione, napolitano
 Hymnorum Ecclesiasticorum Liber Primus. In quo novo ordine quinque vocibus, artificiosis consonantis, simul canendi, atque sonandi, norma traditur. - Neapoli, Ex Typographia Joannis Jacobi Carlini, & Constantini Vitalis. 1610. - in 4°. Cantus, Altus, Tenor, Bassus, et Quintus. In tutto opuscoli cinque. (Ecco la dedicatoria):

lllustriss.mo ac Reverendiss.mo D. D. Alexandro Peretto Cardinali Montalto. S. R. E. Vicecancellario. Franciscus Stella S. P. D.
Commune bonum privatis commodis intra domesticos parietes continere nefas esse omnes proclamant: hac permotus ratione olim Scipionis Stellae Patrui mei, modo Patris D. Petri Pauli clerici regularis madrigalia, annis praeteritis in lucem edidi, tuoque nomini Cardinalis Amplissime dicavi. Eadem ex causa nunc, cum idem iam religiosus, saecularia in Ecclesiastica studia, ut caetera omnia, permutarit, sacros Hymnos cum a suis religiosis quadraginta horarum oratio, ut solet sollemniter celebratur, doctis modulationibus; concinne, & artificiose canendos disposuerit, ac proinde, ut communia bona, non secus, ac reliqua passim desiderentur, atque opportune, & importune quotidie efflagitentur; eos ad Dei gloriam, tum maxime, cum in huiusmodi orationibus musicis cantionibus, pie, & laudabiliter, a fidelibus colitur, atq; ad communem bonorum utilitatem, typis tandem mandare cum decreverim; tibi Praesul Amplissime, musarum, virtutumque omnium parenti optimo, a mei eiusdemque Patris Patrono colendissimo, eos dicandos, & in tui altitudine montis iure optimo consecrandos censui. Vale Cardinalis Amplissime; Deusque Opt. Max. Altitudinem tuam prae meritis usque ad altissima foeliciter prouehat. Neap. IV. Kal. Julii. 1610.
E in fine dell' opera:
Si avvertisce, che all' hora solo si canteranno i b. molli, i diesis, & i b quatri quando saranno scritti, cioè saranno due, o più note in vno stesso virgolo, o spatio, & auanti alla prima nota solo sarà scritto vno b molle, ò diesis, ò b quatro alla prima nota solo si canteranno, & alle altre no.
Dalla soprascritta dedicatoria del nipote dell' autore ricavasi che del 1610 Scipione Stella era entrato fra i Cherici Regolari, avendo mutato il nome primitivo in quello di Padre D. Pietro Paolo: e che siccome tutto in lui era cangiato, così pure dagli studi delle cose temporali avea fatto passaggio agli ecclesiastici, e dal comporre musica profana allo scriverne della sacra.
Veggasi la dedicatoria di Camillo Lambardi ne' suoi responsori della Settimana Santa, Napoli 1592, dove lo Stella è assai encomiato per la valentia nel suono dell' organo.
Il Doni a pag. s del Compendio de' Generi ecc. chiama Scipione Stella peritissimo Compositore, soggiungendo che poi si fece e morì Teatino. Fabio Colonna peraltro a car. 6 della Sambuca Linceo asserisce che lo Stella si fece Barnabita: e ciò pare più verisimile.
Veggasi nei Madrigali di Carlo Gesualdo a voce, pubblicati dallo Stella in Ferrara nel 1594.
Veggasi ancora la dedicatoria del Primo Libro de' Madrigali a 5. di Sebastiano Raval, Venet. 1593, dove dicasi lo Stella virtuosissimo in differenti Virtù.

Nomi: Stella, Scipione.   
Editori: Carlino, Giovanni Giacomo e Costantino Vitale.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: II, p. 315  RISM A/I : S-5732          
Antiche collocazioni: 122-4 (inventario Barbieri, primo quarto sec. XIX).    0721 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 5632     


LEGENDA  
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