Canto (Tenore, Alto, Basso, Quinto) Madre de Quatordeci Figli. Nihil difficile volenti. Il Secondo Libro de Motetti a cinque voci in Concerto. D'Ignatio Donati Maestro di Capella del Domo di Lodi. Fatti Sopra il Basso Generale di Perfecta sunt in te. Dedicati Al Molto Illustre Signor Signor Pietro Petrucci da Fano. Con licenza de' Superiori, et Privilegio. - In Venetia, Appresso Alessandro Vincenti. 1629. - in 4°. Canto, Tenore, Alto, Basso, Quinto, e Basso per l'Organo. In tutto opuscoli sei. (Prima di trascrivere la curiosa dedicatoria noterò che nella parte dell'Organo comincia il titolo con queste parole: Basso per l'Organo. Padre de Quatordeci figli).
Molto Illustre Signor et Patron mio Osservandissimo. Signor Pietro l'essermi stato rifferto più, e più volte da diuersi amici, che molti curiosi della professione hanno partito quasi tutte le mie bagatelle musicali; Vna parte hanno detto che sonno Compositioni fondate in aria, senza fondamento cauate dal Instromento, la qual cosa confesso che hanno detto la verità, come si puol vedere in molti miei Concerti, & altre Cantilene, imparticolare quando ci è il Basso, che detto Basso poco stà in fondamento reale, andando la maggior parte Tenoreggiando; ma l' intentione non è questa. Gli altri Curiosi, che gli hanno partiti ad altro effetto, che per hora voglio tacere; per sodisfare à l' un' & à l' altra parte, ho preso il Basso Continuo di Perfecta sunt in te, de miei Concerti à 5. già stampati, & sopra detto Basso n' ho fabricato altri Quatordici, che con Perfecta sunt in te, fanno il numero della Quintadecima, Consonanza perfecta; & tutti si possono cantare sopra l' istesso Basso; l' animo mio era d' arriuare al compimento della ordinata muta, mà le molte occupationi in altre cose m' hanno leuato dall'impresa; in Casal Maggiore ho fatto la fatica, & gli ho lasciato dormire intorno à sette anni. Se li medesimi Curiosi si degnaranno far la fatica à farli partire tutti, vedranno se gli ho cauati dall' Istrornento; A gli altri curiosi hò cercato di darli buon essempio, con mostrarli in quanti modi, e di più, si puol variare senza toccare l' opera d'altri Auttori, come ho veduto con li miei proprii occhi le Cantilene intiere da diuersi Auttori in stampa col applicarsele per loro per via d'altri stampatori, & anco dall' istesso; la qual cosa stà poi bene quanto può. Essendo che li secreti della Musica sonno tanti, che vanno in infinito, & non si finisce mai d' impararli; Com' hora io confesso che incomincio intrare nel numero delli principianti, però crederei che fusse bene ch' ogn' uno cercasse di farsi onore con le sue fatiche, finchè si è in flore. Terzo ho poi fatto voluntieri la fattica per sodisfare anco à me stesso, la qual opera già vn pezzo fà la destinai nella persona di V. S. hora mò son venuto a l' esecutione, Confessandoli, che quest' operetta non sarà di gusto, essendo Musica confusa: Ne la prima, ne la seconda, & ne la terza cantata non piaceranno punto, mà nella sua Accademia seruirà, per vna muta di più: Si che Signor Pietro senz'altre ceremonie, in segno del molto che deve à V. S. et à tutta la sua Casa, accetterà la picciola Operetta, di poco valore, à tanti suoi meriti; e le prego dal Signore felicità. Di Venetia li 22. di Ottobre. 1629. Di V. S. Molto illustre Affettionatissimo Seruitore IGNATIO DONATI. La parte del Basso continuo nei primi quindici Mottetti ha le medesime note, però colle numeriche segnature diverse in ciascuno. Artificio questo da stimarsi tanto maggiormente, in quantochè anco oggidì potrebbe praticarsi nelle scuole di composizione con gran profitto degli studiosi. Dopo i suddetti quindici Mottetti lavorati sul medesimo Basso, due altri ne vengono appresso non vincolati a quest'obbligo, e con essi si dà fine all' opera.
|