Ghirlanda de Madrigali a quatro voci, di Vittoria Aleotti, Nuouamente posta in luce. - In Venetia, Appresso Giacomo Vincenti. 1593. in 4°. Canto, Tenore, Alto e Basso. In tutto opuscoli quattro. (Ecco la dedicatoria del padre di questa compositrice):
All'Illustriss.mo Signore Hippolito Bentivoglio Marchese di Castel Gualtieri, Signor di Magliano, Conte d'Antignano, et Capitan Generale del Sereniss. Sign. Duca di Ferrara, et mio Signore. La prima delle cinque figliuole (Signor Illustrissimo) ch'è piaciuto alla bontà di Dio di donarmi portò con lei dall' alvo materno un' istinto naturale di servire a sua diuina Maestà: Onde procurai per quanto s'estesero le forze mie di fare, che ella fosse più adorna che fù possibile di ogni virtù christiana, et fra l'altre gli feci insegnare vn poco di Musica sotto la disciplina del famoso Alessandro Milleuille, huomo al suo tempo d'ogni honorata qualità dotato, come in quella facoltà Eccellente, e dopò da messer Hercole Pasquino, et auuenne che imparando questa, sempre presente v' era la seconda mia figliuola et sua sorella Vittoria detta (bambina di quattro in cinque anni) la quale affissando la pura mente a i precetti del Maestro che insegnaua all' altra, apprese tanto, che (non se n'auedendo alcuno) in termine d' un anno la natura gli slegò in modo le pargolette mani, che su l' Arpicordo ella cominciò a sonare in modo, che fece stupire non solo sua madre et me, ma l' istesso precettore ancora. Il qual buon vecchio si pose ad insegnarli con tanto amore, che in due anni ella fece profitto grandissimo: onde egli mi pregò aftettuosissimamente che la facessi alleuare (come feci) nel Monastero delle non mai abbastanza lodate Mad. Reu. di S. Vito qui in Ferrara, la perfettione et Eccellenza delle quali nella Musica trapassa (come sà V. S. Illustriss. et come sà tutto il mondo) tutti gli Concerti più famosi, che dal sesso feminile si siano sentiti da gran tempo in qua. Onde auenne che questa figliuola giunta all' età di quattordeci anni prudentemente fece ellettione di quiui anco lei dedicarsi al servitio di Dio persuasa dal già Reverendiss. Monsig. Paolo Leoni Vescouo di Ferrara, il quale molto particolarmente amò questo Monastero per le rare qualità sue: et vedendo io quanto ella s'affaticava nella Theorica della Musica, feci opera d' hauer alcuni Madrigali del Molto Illustre et Eccellentiss. Caualiere Guarini in cui si veggono risplendere tutte le virtuose et honorate qualità: et ella vi fece sopra la Musica, la quale, essendomi stata più volte lodata da diversi bellissimi ingegni, ne donai vna copia all' Illustriss. Sign. Conte del Zaffo la Settimana Santa li mesi passati, mentre egli era in questa città alloggiato in casa di V. S. Illustriss. Onde ritornato questo Gentilhuomo à Venetia sua patria, a compiacciutosi di quest' opera assai, ha cortesissimamente, com'è proprio di lui, voluto fauorire et honorare le virtù di questa figliuola, con dare l' opera alle stampe, scriuendo a lei che si compiacesse di dedicarla à chi più gli paresse meriteuole. et ella che delle cose del Mondo più non cura ha rimesso ciò in me suo padre. Io che non mi sento più obligato a nissuna casa che à quella di V. S. Illustriss. et in particolare alla grand'anima del già Illustriss. Sign. Suo Padre, et à lei, hò giudicato debito mio il confidare, ch' ella comparisca nel gran Theatro del mondo sotto la protettione sua, parendomi non poterle ritrovar maggiore scudo in sua diffesa, nè chi più meriti di essa, nè chi sia più obligato à seruirla, à riuerirla, et honorarla di me, et di tutta la casa mia. Degnisi V. S. Illustriss. dunque di fauorirmi, che questa (ben che piccola) operetta di mia figliuola possa portar segnato in fronte il nobilissimo, et glorioso nome di lei, et di acettare particolar protettione dell'autrice, et dell'altre sue sorelle, mie figliuole, che seruono in detto Monastero à. Dio, ch' elle pregheranno sempre Sua Diuina Maestà per il felice stato della nobilissima sua Casa, et in particolare di lei, et io per loro le serò (se però è possibile esserle più ch' io non sono) obligatissimo. Di Venetia a li xvi. Giugno 1593. Di V. Sign. Illustriss. Obligatiss. & Deuotiss. Seruitore perpetuo GIO. BATTISTA ALEOTTI d' Argenta. Da questa dedicatoria ricaviamo che Alessandro Milleville era già morto da un pezzo, e che una figlia dell'Aleotti apprese da esso la Musica: che Ercole Pasquini intorno al 1597 insegnava in Ferrara a questa Vittoria il suono del Cembalo od Arpicordo avendo essa sei anni d' età e che il detto Pasquini era vecchio: che il monastero di S. Vito era rinomatissimo pe' concerti musicali che vi faceano quelle suore: che la nostra Aleotti si fe' monaca quivi di quattordici anni: e final- mente che la poesia di questi Madrigali fu parto del celebre cavalier Gio. Battista Guarini. Del 1638 v'avea una Raffaella Aleotti Priora del 'Monastero li S. Vito in Ferrara, cui D. Lorenzo Agnelli Olivetano dedicò il Secondo Libro de' Mottetti, e da lui chiamata Leggiadrissima Organista.
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