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Collocazione: B.43(2) (Olim Cod. 045:2)

Riproduzioni
     Microfilm n.: 1658
, 3228 (solo B.43(2))

 Bottrigari cav. Ercole
 Aletelogia di Leonardo Gallucio ai benigni, e sinceri Lettori. Lettera apologetica D. M. I. S. C. H. B. (Manoscritto del 1604, di facc. 150). {Quest'autografo del Bottrigari trovasi nel Codice N.° 45 del Liceo. E' l'ultima delle polemiche sostenuta dal Bottrigari}

Questo manoscritto autografo in foglio è una piccante difesa del Cavalier Bottrigari, il quale era stato di nuovo malmenato dall'Artusi nelle Considerationi Musicali impresse nella Seconda Parte delle Imperfezioni della Moderna Musica. Venezia, 1603. Così comincia il Bottrigari questa sua apologia: «Ben vi predisse il Verdicelli nella fine d' vna sua scrittura à voi, benigni e sinceri Lettori, indirizzata sin per le solenni Feste del Natale prossimo passato 1602, con queste proprie parole; delle quali voi facilmente vi dovete anco rammentare, Che non aspettaste in alcun tempo dalle vanagloriose profferte fatteui da un certo Artusi per firma et sigillo di vna Sua Inuettiua contro il Cavalier Hercole Bottrigaro, se non Ricopiamenti, Rapimenti stroppiati de gli scritti altrui; et se pur suoi, Maledicentie, Fintioni, Dottrina falsa, e cose altre tali inutili, spiaceuoli, et indegne di esser lette. E questo vi predisse il Verdicelli hauendo ei riguardo alle parole di esso Artusi nella chiusa istessa di quella Inuettiua; che sono appunto queste: Chi poi habbi fatto quelle tante Tradottioni che altri raccontano, nel Parer mio intorno alli Tetracordi Harmonici in difesa del Patricio lo farò sapere al Mondo. Hor eccovi, Benigni e sinceri Lettori, che Costui ... da douero, come persona di sua parola, non hà mancato di voler effettuare à tutta sua possa (ma prima assai di quello che ragionevolmente si era dato a credere esso Verdicelli) le Proferte fatteui. Ma quanto male Ei le abbia effettuate, à voi sarà chiaramente manifesto per lo cimento che di essa sua sofistaria sono io qui per fare ecc.»
Volle dapprima l' Artusi che il Dialogo intitolato il Desiderio fosse opra di Annibale Melone, e non del nostro Ercole; quindi ne venne che il Bottrigari sotto il finto nome di Verdicelli ribattesse quell'imputazione o a dir meglio impudente menzogna. Poscia l'Artusi fu di nuovo addosso al Bottrigari nelle Imperfezioni della moderna musica, T. II, col pretesto di pigliar le difese del già morto Francesco Patricio: e da ciò si vide costretto il nostro Cavaliere a respingere codesto replicato attacco, il che fece difatti con questa lunga Apologia di ben 150 pagine di stretta scrittura.
Il manoscritto è una così detta buona copia fatta dalla stessa mano del Bottrigari, il quale nel fine vi appose la seguente nota conforme il suo costume consueto: Finita di rileggere, et d'incontrare con l' Originale, sonando il mio Horologio grande le hore 7 della n. s., il dì 8 di novembre M. DC. IV. in Bologna.
A pag. 149. di quest'Apologia attribuisce il Bottrigari all'Artusi un altro scritto, così dicendo: ma in quell'altra soprallegataui sua Inuettiua sotto 'l nome del Burla accademico, ecc. Ignoriamo per altro se tal libello fosse contro il nostro Ercole, sebbene ciò sembri assai verosimile. (Scoprimmo dappoi essere scritto contro Vincenzio Galilei).

Nomi: Bottrigari, Ercole.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: I, pp. 68-69           
Antiche collocazioni: 0437 (catalogo Sarti, circa 1840)  
ID: 710     


LEGENDA  
[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna   * Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
{} Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari   _ carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione

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