Di Hippolito Chamaterò il Primo Libro di Madrigali a Quatro Voci nouamente da lui composti & per Antonio Gardano stampati & dati in Luce. - In Venetia Appresso di Antonio Gardano. 1561. - in 4° oblungo. Il solo Tenore. (Di fronte alla seconda carta leggesi la seguente dedicatoria):
All' Illustrissimo et Valorosissimo Signore il Signor Giovangiacomo Trivulzio Signor suo osservandissimo. Essendo gli animi nostri humani, Illustrissimo & Valorosissimo Signore, inclinati ad amar, riuerire, & osseruare qualunque si conosce di cio meriteuole & degno, o per obligo che se gli habbi, ò per grandezza & nobiltà di sangue, o uero per proprio ualore, io ritrouo che 'l dono, oltre gli altri segni dimostranti tale osseruanza, riuerenza, et affettione, è segno dimostratiuo, vere, proprio, & particolare. Percioche la seruitu, & le parole possono ben far parere quest' affettione, ma per lor sole, à mio giuditio, non saran già sicure di non far cadere in pensiero altrui il dubbio ch'elle sian finte, ò ueraci, & se tendono all'amore, c'ho letto, ouero all'oggetto dell' utilità propria; massimamente non essendo sempre le parole (come s' è conosciuto spessissime uolte) vero ritratto di quello che si rinchiude nel core: onde il dono ò per se solo, ò accompagnato ch' ei sia con le parole, può ben dimostrare essere nel donatore tale osseruanza, & affetto. Hor essendo io con ogni mia buona dispositione l' animo riuerentemente affettionato à V. S. Illustrissima si per molto obligo ch' io le tengo da hora che la conobbi per ueduta & per fama, sì per la grandezza & nobiltà del suo sangue, & si maggiormente per l'alto & chiarissimo ualor suo, il quale rende tanta marauiglia al mondo, che non ben si discerne qual sia maggiore, ò la gloria che i successori suoi con le magnanime operation loro le hanno acquistata, ò lo splendore ch'essi hora acquistano dal suo sudetto ualore; & uolendo pur io dimostrarle tal mia riuerenza e affettione, mi sono risolto à far questo per mezo del dono; donandole, per hauer cosa maggiore, queste mie picciole fatiche & compositioni di Musica, la quale non mi estenderò à lodare per non dimostrar di donarle gran cosa, & massimamente hauendone ragionato molti eleuati ingegni, per hauerla conosciuta attissima à ricreare le menti nostre da trauagliosi concetti occupate, poi che ciò l'anima nostra mirabilmente appetisce per essere come si legge, harmonicamente composta. V. S. Illustrissima adunque si degnerà di accettare queste mie dette fatiche, per segno dell' affettione, riuerenza, & osseruanza ch' io porto à lei; non mirando la bassezza del dono, ma la grandezza della dispositione del donatore; come so ch' ella farà con l' animo suo magnanimo & generoso; alla quale quanto humilmente conuiensi raccomando & dedico anchora me stesso. Di Padoua il di 25 di Genaro nel 1561. Di V. S. Illustrissima Affettionatissimo seruitore HIPPOLITO CHAMATERO'.
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