Madrigali a cinque voci Libro Primo. Con Basso per Sonare. Di Stefano Landi Maestro di Cappella del Illustrissimo e Reuerendissimo Monsignor Marco Cornaro Vescouo di Padoua. - Stampa del Gardano in Venetia 1619. Appresso Bartolomeo Magni. - in 4°. {Canto, Tenore, Alto, Basso, Quinto e Basso continuo. In tutto opuscoli sei.} (Eccone la dedicatoria):
All'Illustr.mo et. Rev.mo Signor et Patron mio Colendissimo, Monsignor Marco Cornaro Vescovo di Padova. Se fossero in me così proportionate le forze, come è l' obligo à i benefici di V. S. Illustriss. potrei con ogni fiducia pormi ad imprese grandi per far conoscere al mondo l'altezza de' meriti, et l'eminenza di tutte le più reali virtù che risplendono in lei, da cui come da fonte prendono i grandi la norma, per imitarle, e i piccioli riceuono in partecipazione d'ogni bene. Ma che posso far io humilissimo seruo quanto più beneficato et arrichito di gratie, tanto più confuso et oscurato dal loro soprabbondante splendore? Hora se non posso offerire a V. S. Illustriss. frutti maturi e nobili di qualche sublime ò seuera virtù per corrispondere con veri effetti alla gratia di lei, non debbo restare di porgerle queste primitie acerbe di pouera e mansueta Musa per inditio del cuore. Il sommo Dio gradisce il latte et la mente diuota di semplice pastorello più che l' Oro di Creso, ò le pompose feste ed apparati esterni di sacrifici fatti da i Monarchi del Mondo, quando sono priui d' interno affetto, che è l' anima et la vita loro; così spero vedermi benignamente accolto nel seno della benignità di V. S. Illustrissima con il dono abietto di questi miei componimenti Musicali, i quai però seco portano la parte megliore di me stesso. Ama e conserva il Signor Dio lo fatture più nobili delle sue mai, ma non isdegna le picciole formiche, ne vna minuta foglia, ò altra più vile creatura. Sò di vantaggio quanto V. S. Illustrissima habbia in sommo pregio le Virtù gradi et eminenti, quanto ami e difenda gli huomini di quelle ornati, non pero' vuole ne' è solito mai disprezzare quelle di basso grado, ne ha in horrore i professori loro. Chi non vede con quale heroica liberalità venga da lei fauorita et mantenuta la Musica, non solo per diletto & finissimo giuditio che ha sempre haute di questa ingenua et liberale disciplina, ma specialmente per indirizzarla al vero fine, che è il santo allettamento al suo popolo verso il culto divino, l'ornamento e decoro della sua Chiesa, e finalmente la gloria del sommmo Dio. A questa diuina et sola meta V. S. Illustrissima ha ordinata la sollecitudine della cura pastorale, à questa sola ha destinata l' anima, il corpo, la robba. Ardirò dunque di presentarmele auanti con questi Madrigali; compositioni in vero humili, et mondane, ma tali, che come disse il Poeta Sono scala al fattor chi ben te stima Per la strada della natura caminiamo a Dio, per gli effetti alla prima cagione, et per le cose humane alle diuine. Sono questi miei Madrigali parto di huomo, che rappresentano concetti humani, & affetti naturali; Ma ben anche sono dispositioni e via alle Angeliche sinfonie, le quali, quando che sia, procurerò con ogni studio d' imitare, et mi ingegnerò di far vedere in altre opere mie l' ombra della vera Musica celeste. Si come il senso è strumento dell' intelletto, et è primo a riceuere gli oggetti, i quali poscia rappresentati a quello, sono da lui e conosciuti et giudicati, così passando anch'io per le cose mortali et profane quasi ministre, verrò a terminare nelle eterne e sacre. In tanto V. S. Illustrissima si degni di riceuere l' immagine, e questa prima bozza, perche compiacendosi ella de' lineamenti e del modello, le porgerò a suo tempo l' edificio intiero, e la figura compiuta di Musiche Ecclesiastiche e perfette, che tali posso chiamarle per la materia sacrosanta, se ben ripiene d' imperfettioni per l' artefice loro qual io sono. Et a V. S. Illustrissima humilmente mi inchino. Di Venetia à di 1 Febraro 1618. Di V. S. Illustriss. et Reuerendiss. Seruit. Humiliss. STEFANO LANDI. Non si confonda quest' autore romano con Stefano Lando napoletano {che fioriva intorno al 1558}.
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