Di Don Marco Antonio Mazzone di Miglionico il primo Libro de Madrigali a quattro voci. Da lui nuouamente composti e dati in luce. - In Vinegia, appresso Girolamo Scotto 1569. - in 4°. Canto e Alto. (A tergo del frontespizio sta impressa la seguente dedicatoria):
All' Illustre Signor mio, e Padron osseruandissimo, il Signor Antonio Grisone Caualliero Napolitano. S' a quei primi inventori de la Musica, Illustre Signor, fosse hora concesso di poter ritornare in vita, stupirebbono vedendola così riccamente ornata, e di continuo fiorire per le dolci, vaghe e dotte compositioni de' Moderni compositori, e prenderiano sommo diletto di coloro, i quali per ignorantia, che l' offusca la mente, o per inuidia che gli rode il core, senza saper accoppiar due notte che stiano bene insieme, da lor stessi ardiscono essere seueri giudici de l' altrui compositioni, percioche, s' odono qualche Madrigale (se ben fusse del più dotto compositore che fuss' hoggi al mondo) senza più oltre considerare, per esser tenuti dal volgo per homini giudiciosi, dicono, che non è ben intrezziato con fughe, e se ci è qualche artificio ò ligamento, dicono che più tosto haue aria di Mottetto che di Madrigale, ouero, che non stà bene osseruato, ò che la tal cosa non può stare, senza dir la raggion perche. Sciocchi, et ignoranti che sono, douriano pur considerare, che il corpo della Musica son le note, e le parole son l' anima, e si come l' anima per essere più degna del corpo deue da quello essere seguita et imitata, cosi ancho le note deueno seguire et imitare le parole, et il compositore le deue molto bene considerare: e con le note meste, allegre, ò seuere, come saranno conuenienti, esprimere il soggetto loro, vscendo alcuna volta di tono, come fa Archadelt per imitar le parole che dicono: amor in altra farmi; talhora non osseruando la regola, come il medesimo fà nel suo Madrigale: Così mi guida amore, doue ha posto due ottaue per le parole che dicono: così di ragion pieno, e molte altre cose, quali per breuita, le lascio: dirò si bene, che quando questi così fatti giudici, dopò l'acerbo e sinistro lor giuditio cauano fuora alcuna lor compositione, per far vdir forse l' impossibile de la musica, danno materia a gl'ascoltanti di scoppiar di riso, per le strane cose, rozzi passaggi, e schiauoneschi salti che dentro vi sono. Ond' io poco curandomi di simil gente (riserbandomi il maturo giuditio di dotti) hauendo composto ne la mia più verde etade alcuni Madrigali, a hora datoli in luce (com' elli si siano) gl' hò voluto dedicare à V. S. Illustre, sapendo quanto risplenda, si nella Musica vocale, com'ancho istrumentale; degnisi dunque con la sua solita cortesia accetarli, come cosa presentatale da vn suo charo maestro, e amoreuole seruidore, acciò il suo fauore sia lor guida a farli sicuramente gire tra dotti Musici e benigni cantanti, e scudo ai velenosi morsi di coloro, che di continuo si vedono nuotare nel golfo de la vera ignorantia, e con ciò le bacio le mani. Di Venetia il dì 18 di Luglio del 1569. Di V. S. Illustre Affettionato Seruidore D. MARC' ANTONIO MAZZONE da Miglionico. Questi madrigali furono lavoro giovanile dell'autore, il quale fu poscia maestro nella musica del cavalier Grisone napolitano.
|