Museo internazionale e biblioteca della musica

Collocazione: T.214
Unità: 2

Riproduzioni Digitale: Museo internazionale e biblioteca della musica

Mosto Gio. Battista

Di Gio. Battista Mosto il Primo Libro de Madrigali a Cinque voci con vn Ecco a dieci nel fine. Nouamente posto in luce. - In Vineggia. Appresso l'herede di Girolamo Scotto. 1578. - in 4°. Canto e Alto. (A tergo del frontespizio è impressa la seguente dedicatoria):
Al Clarissimo Signor Et mio Signor sempre gratiosissimo, Il Signor Santo Contarini fu del Clariss. Sig. Benetto.
Nobilissimo Signor, mandando io in luce queste mie humili fatiche nella musica, non posso racomandarle a più armonico Signore, che a voi, il quale e nei costumi dell'animo hauete tanto concerto, e nella musica tanto gusto: e se le viti (benche deboli) accostandosi al platano quanto più va innanzi il tempo tanto più si inalzano sostentate da cosi alta et fauoreuole compagnia, ben posso sperare io che appoggiate le mie fatiche al vostro degno et virtuoso nome sempre accrescino più e di honore, et di laude; accettate dvnque virtuosissimo Signore, questo segno della mia stima, poi ch' io mi appoggio a voi come sicuro et degno sostegno della mia debolezza, e de miei pericoli, perche cosi come la vite spandendo et intorchiando le sue frondi e i suoi pampini, si industria di tessere nella pianta a cui si appoggia nuoua, et diletteuole verdura, così non mancherà la mia musica di cantare a suo tempo i vostri honori, et le vostre laudi.
Di Venetia il dì 15. di Marzo. 1578.
Di V. S. Clarissima Humilissimo seruitore GIOUAN BATTISTA MOSTO detto da Vdine.
E' oscuro il passo della sovraccitata dedicatoria dove l'autore dichiara d'appoggiarsi al Contarini perchè lo sostenga ne' suoi pericoli. Se qualche peso avesse il madrigale che si trova a car. 4 di quest'opera potrebbe arguirsi che il Mosto fosse acceso d' amore per donna di alto affare. Due madrigali del Mosto si vedono entro il libro di Claudio Merulo: l'uno O liete piante, e l'altro Lasso che desiando. «Gio. Battista Mosto era nel 1595. Mro_ di Cappella di Sigismondo Bathori Principe di Transilvania, Conte di Siculia ec.» ciò si rileva da una dedicatoria di Filippo di Monte premessa al Libro XVII de' suoi Madrigali.

Nomi: Mosto, Giovanni Battista.
Editori: Scotto, Girolamo, eredi.

Riferimenti bibliografici

Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 133 RISM B/I : 1578-22=M-3812

ID: 7693

LEGENDA

[] Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna * Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva

{} Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari _ carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione

Teoria musicale Musica vocale sacra Musica vocale profana Musica strumentale Libretti

Mosto Gio. Battista

Di Gio. Battista Mosto il Primo Libro de Madrigali a Cinque voci con vn Ecco a dieci nel fine. Nouamente posto in luce. - In Vineggia. Appresso l'herede di Girolamo Scotto. 1578. - in 4°. Canto e Alto. (A tergo del frontespizio è impressa la seguente dedicatoria): Al Clarissimo Signor Et mio Signor sempre gratiosissimo, Il Signor Santo Contarini fu del Clariss. Sig. Benetto. Nobilissimo Signor, mandando io in luce queste mie humili fatiche nella musica, non posso racomandarle a più armonico Signore, che a voi, il quale e nei costumi dell'animo hauete tanto concerto, e nella musica tanto gusto: e se le viti (benche deboli) accostandosi al platano quanto più va innanzi il tempo tanto più si inalzano sostentate da cosi alta et fauoreuole compagnia, ben posso sperare io che appoggiate le mie fatiche al vostro degno et virtuoso nome sempre accrescino più e di honore, et di laude; accettate dvnque virtuosissimo Signore, questo segno della mia stima, poi ch' io mi appoggio a voi come sicuro et degno sostegno della mia debolezza, e de miei pericoli, perche cosi come la vite spandendo et intorchiando le sue frondi e i suoi pampini, si industria di tessere nella pianta a cui si appoggia nuoua, et diletteuole verdura, così non mancherà la mia musica di cantare a suo tempo i vostri honori, et le vostre laudi. Di Venetia il dì 15. di Marzo. 1578. Di V. S. Clarissima Humilissimo seruitore GIOUAN BATTISTA MOSTO detto da Vdine. E' oscuro il passo della sovraccitata dedicatoria dove l'autore dichiara d'appoggiarsi al Contarini perchè lo sostenga ne' suoi pericoli. Se qualche peso avesse il madrigale che si trova a car. 4 di quest'opera potrebbe arguirsi che il Mosto fosse acceso d' amore per donna di alto affare. Due madrigali del Mosto si vedono entro il libro di Claudio Merulo: l'uno O liete piante, e l'altro Lasso che desiando. «Gio. Battista Mosto era nel 1595. Mro_ di Cappella di Sigismondo Bathori Principe di Transilvania, Conte di Siculia ec.» ciò si rileva da una dedicatoria di Filippo di Monte premessa al Libro XVII de' suoi Madrigali.
Nomi: Mosto, Giovanni Battista. Editori: Scotto, Girolamo, eredi.

Riferimenti bibliografici

Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, p. 133	RISM B/I : 1578-22=M-3812

ID: 7693

LEGENDA
[]	Integrazioni a cura del Museo internazionale e biblioteca della musica di Bologna	*	Dopo il numero di repertorio indica una discrepanza tra la consistenza indicata e quella effettiva
{}	Integrazioni tratte dalle schede manoscritte di G. Gaspari	_	carattere utilizzato per trascrivere i segni di abbreviazione