Di Benedetto Pallavicino Cremonese il Primo Libro de Madrigali a Quattro voci, nouamente composto & dato in luce. - In Venetia appresso Angelo Gardano 1579. - in 4° obl. Canto, Tenore, Alto e Basso. In tutto opuscoli quattro. (Eccone la dedicatoria):
All' Illustrissimi Signori Academici Phillarmonici. Hauendo io, nobilissimi Academici, col spatio di alcuni mesi, secondo la bassezza dell' ingegno mio, composti alcuni madrigali di musica, io mi staua tutto pensoso s' io doueua ò non doueua stamparli, perciocche dall'una parte mi confortavano e inuitauano à ciò fare le preghiere et il buon giudicio di molti amici, dall' altra mi spauenta uano, e ritirauano indietro, et la riconoscenza di me medesimo, & la bellezza di tante compositioni di musica che hoggidi stampate si veggono. Et nel vero io non credo che ò per conforto d' amici, ò per loro giudicio io mi fossi mai lasciato trasportare a far palesi al mondo per lo mezzo delle stampe questi miei parti, si gli conosco io di picciolo valore, et poco appariscenti: ma peruenutomi a gli orecchi l' honorato et famoso grido della vostra Illustrissima academia, uero sostegno di quest' arte nobilissima, cui, chi si dasse ad intendere di poter pienamente lodare, si potrebbe altresì fare a credere di poter metter fine allo infinito: et oltre à cio raportatomi quanta e qual sia la stima che voi Honorati Academici, fate di coloro, quali egli si siano, che si dimostrano inamorati della Musica, sono stato presso che sforzato dal desiderio che in me s' è acceso, di tentare se egli mi potesse venir fatto di entrare in qualche buona gratia appresso voi; et di vero qual sorte sarebbe la mia, quale istato felice, s' io potessi acquistarmi lo amore et la gratia de i Phillarmonici, cioè degli amatori veri della più nobil arte che hoggidi sia stimata nel mondo? accettate voi dunque queste mie compositioni, et non perche elle il vagliano, ma perche cosi siete soliti (come io intendo) di riceuere benignamente qual dono si sia che fatto vi venga, le quali, se altro non saranno, se almeno siano vn dimostramento dell' animo mio affettionato alla vostra Academia, la quale il più ch' io mi so e posso, priego N. S. che conserui, e accresca. Di Venezia il dì 25. di Settembre 1579. Di V. Signorie Illustriss. Affettionatissimo Seruitore BENEDETTO PALAUICINO. Da questa lettera apprendiamo quanto fosse stimata l'Accademia Filarmonica di Verona, e qual grido avesse nella seconda metà del secolo XVI. {Due Salmi a 8 del Pallavicino trovansi con altri di diversi autori in un ms. antico del Liceo sotto il n. 3380[=Q.36]}. Fuvvi pure un Germano Pallavicino annoverato fra gli illustri ed eccellentissimi suonatori d' organo da Costanzo Antegnati nel discorso ai lettori della sua Arte Organica.
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