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Collocazione: U.153
Unità: 3

Riproduzioni
 Digitale:  Museo internazionale e biblioteca della musica 
     Microfilm n.: 1480

 Rossetti Stefano
 Il Lamento di Olimpia di Stefano Rossetto Musico del Rever.mo Cardinal de Medici Con vna Canzone del medesimo, a quattro, a cinque, a sei, a sette, a otto, a noue, & dieci voci, all'Illustrissima et Eccellentiss. Signora, la Signora Donna Isabella de' Medici Orsina Duchessa di Bracciano. Da lui novamente composti, & con ogni diligentia corretti. - In Vinegia, Appresso Girolamo Scotto. 1567. - in 4°. Canto, Tenore e Quinto. (A tergo del frontespizio leggesi la seguente dedicatoria):

All'Illustriss.ma et Eccellentiss.ma Signora, La Signora Donna Isabella de Medici Orsina Duchessa di Bracciano.
Io m' era proposto di non voler più per mezzo delle stampe publicare alcuna mia opera, poiche quelle che fin à hora di mio vi si ueggono, haueuano à bastanza potuto quietare in me vn tal desiderio. Ma poi che V. Eccell. si degnò di comandarmi che io douessi metter' in luce queste, che per seruirla furono da me composte sopr' il Lamento di Olimpia, facilmente mi sono mosso dal mio primo proponimento, sì per lo desiderio mio d'ubidirla, sì perchè vscendo esse fuori per comandamento, et fauore di V. Eccell. uerranno per tal cagione, con più destra sorte à soprauanzare le prime, et ad acquistarsi d' autorità et gratia. Percioche da poi che per mia somma ventura mi si porse occasione di seruirla, considerando quant'eccellentemente sono accordate in lei le lodeuolissime uirtu dell'animo con le mirabili bellezze del corpo, incominciai à non sodisfarmi d' ogni mediocre perfettione, ma ad esempio dell'armonia perfettissima, che in V. Eccell. si ritroua, m' ingegnai che le mie opere se l'assomigliassero per quanto era concesso alle forze dell'ingegno mio. Con la sua scorta adunque escano fuori sicuramente queste mie fatiche; le quali essendosi ella degnata di gradire come creature d'un suo seruidore fidelissimo, et obligatissimo, haurò percio cagione di sperarne più tosto lode, che mestiero di procacciarne scusa; non per ch' io mi dia à credere, che l'opera mia sia senza menda; ma si bene perche à cui ella s'invia è tale che abbonda d' ogni perfettione. Nostro Sig. Iddio le conceda di conseguire ogni desiderato fine.
Di Firenze a di 20. Nouemb. 1567.
Di V. Eccellenza Seruitore affettionatissimo STEFANO ROSSETTI.
In quest' opera il Rossetti pose in musica la stanza prima, e dalla stanza diciannovesima alla trentaquattresima inclusiva del Canto X. dell'Orlando Furioso dell'Ariosto.

Nomi: Rossetti, Stefano.   
Editori: Scotto, Girolamo.   
 
Catalogo della Biblioteca del Liceo Musicale di Bologna: III, pp. 162-163  RISM A/I : R-2729          
 
ID: 7861     


LEGENDA  
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