strumento
Arpa eolia, sec. XIX
inventario
1798
rif. Catalogo van der Meer
n. 089 (=p. 88)
collocazione
MdM
 
Un'etichetta a stampa č incollata sulla faccia interna del fondo, con la dicitura: «Gio: Battista Ceffini. faciat / in Firenze il dģ 23. Dicembre 1662.» (La cifra 2 č scritta in inchiostro nero.)
Materiali: conifera, noce, sorbo, osso.
La cassa ha una sezione semicircolare. Di conifera č il fondo piatto, contro cui č applicata la tavola dello stesso legno, piegata a semicerchio. A un'estremitą č applicata contro il fondo e la tavola una fascia di noce, all'altra una di conifera; le due fasce sono tinte nere. La faccia interna del fondo č coperta di carta colorata. Da entrambi i lati della curvatura c'č nella tavola una rosetta di pergamena dorata. A circa 100 mm dall'estremitą con la fascia di conifera si trova sulla tavola il ponticello di legno tinto nero (noce?). La tavola č decorata con arte povera (incisioni colorate e ritagliate): figure in paesaggi tra l'estremitą con la fascia di conifera e il ponticello; due alberi, una coppia e vari animali musicanti dall'altro lato del ponticello.
La fascia di noce serve da somiere e ha undici fori per i piroli. Sono conservati dieci piroli fungiformi di sorbo tinto nero con bottoncini di osso in cima. Dove il somiere č applicato al fondo e alla tavola, č applicato alla superficie semicircolare un listello curvato tinto nero. Nel ponticello ci sono undici aperture per lo stesso numero di corde, attaccate tramite bottoncini come nella chitarra coeva. Sono conservati dieci bottoncini torniti di osso.
Lo strumento intero - anche la decorazione d'arte povera - č coperto d'una vernice marrone, indubbiamente di un'epoca posteriore. 
Misure: lunghezza totale 823; larghezza del fondo 167; altezza della cassa 160; diametro delle rosette 56; distanza tra il centro delle rosette e la fascia di noce 354, e la fascia di abete 469, e il fondo 110; spessore del somiere 6; ponticello larghezza 10, altezza 5; lunghezza vibrante delle corde 695.
Datazione: č ovvio che l'etichetta con la firma č falsa. I caratteri, come pure l'arte povera, suggeriscono una datazione nell'ultimo quarto del secolo XVIII. La forma della cassa con sezione semicircolare prova che lo strumento č dell'Ottocento. 

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