Misure: lunghezza totale 729,8/712,5; lunghezza dei pezzi superiori senza i tenoni 296,8/279,5; lunghezza dei tenoni dei pezzi superiori 31,7/31,8; lunghezza del pezzo inferiore senza il tenone 291,3; lunghezza del tenone del pezzo inferiore 29,1; lunghezza della campana 141,7; distanza tra l'ingresso e I 171,4/160,7, II 211,3/199,3, III 251,1/240, IV 374,5/357, V 414,6/397,5, VI 454,5/437,5, ch Mib 518,5/501, ch Do 571 /553, i fori di risonanza 629/611,5; diametro esterno degli anelli dei pezzi superiori 27,5/28, dei rigonfiamenti dei pezzi superiori 28/27, dei pezzi superiori sotto i rigonfiamenti 21,4-25/22,2-25,2, dei tenoni dei pezzi superiori 19,7/20, del rigonfiamento del pezzo inferiore 32,2, del pezzo inferiore sotto il rigonfiamento 27,8-29,5 del tenone del pezzo inferiore 25, del rigonfiamento della campana 37,8, ai fori di risonanza 28,4, al punto più largo poco prima dell'uscita 51,2, all'uscita 45,7; diametro della cameratura all'ingresso 8,5/8,4, al punto più stretto 6,1/6,2, nel tenone dei pezzi superiori 13,4/12,7, nel tenone del pezzo inferiore 19,5, all'uscita 25,5; diametro I 3,4 (9,9)/3,3 (9,8), II 3,5 (10,4)/3,7 (10,1), III 2,3-2,4 (11,9)/2,6-2,5 (11,3), IV 6,6 (14,4), V 6 (15,1), VI 5,3 (15,8); cannello per l'ancia lunghezza 9,3, diametro 4-6,1. Fondamentale: Fa2 (Do3 in Fa) con coristi a seconda dell'uso dei pezzi di ricambio di 420 e 435 Hz. Cenno biografico: Finora si sa poco sulla bottega napoletana di Giovanni Panormi. Sono conservati con la sua firma flauti dolci, clarinetti e soprattutto oboi. Un certo numero di oboi con la sua firma ha tre chiavi con supporti nei rigonfiamenti del tubo che sono pronunciati. Tali strumenti devono risalire agli anni intorno al 1750 al più tardi. Lo strumento descritto sopra, con solo due chiavi in blocchetti, e con rigonfiamenti leggeri, appartiene ad un'epoca più tarda, forse intorno al 1800, o addirittura dall'inizio del secolo XIX. L'Archivio di Stato di Reggio Calabria custodisce un elenco degli strumenti che Panormi poteva fornire, coi prezzi dei pezzi separati degli strumenti. Tra gli strumenti menzionati si trovano clarinetti con pezzi superiori con tre chiavi, flauti traversi a quattro chiavi, fagotti ad otto chiavi, cimbassi e trombe a chiavi. Il documento porta la data del 1835, e sono menzionati ancora oboi a due chiavi. Non è dunque escluso che lo strumento qui descritto risalga all'inizio del secolo XIX. Il lungo periodo dell'attività della bottega di Panormi suggerisce che essa fosse gestita da costruttori di più di una generazione. I miei ringraziamenti vanno a Renato Meucci, Milano, che portò il documento citato alla mia attenzione. |