strumento
Arpa a pedali a movimento semplice, Francia, circa 1805-1825
inventario
1020
rif. Catalogo van der Meer
n. 144 (=p. 159)
collocazione
Museo Davia Bargellini
 
Sulla faccia interna del coperchio amovibile del modiglione c'è una dicitura manoscritta: Federico piovano la messa al corista il 14 luglio 1853 / Nel partire per Costantalupo (corretto in:) Costantinopoli.
Materiali: acero, conifera, ebano, palissandro, pioppo, avorio, ferro, ottone.
Lo strumento ha la sagoma e la decorazione dell'arpa stile Impero. La cassa consta di sette doghe di acero, verniciate rosse esternamente. Internamente sono rafforzate con tre ponti piuttosto spessi di conifera. Il collegamento tra le doghe contigue alla tavola e quest'ultima è rinforzato con due controfasce di conifera. Sulle doghe laterali c'è un listella di ebano, in parte mancante. Nella doga centrale ci sono tre aperture, quella superiore in forma di rombo, quella centrale in forma di arco a sesto acuto, quella inferiore rettangolare.
La tavola di conifera con fibre trasversali è verniciata gialla. Nel centro la tavola porta nel senso longitudinale esternamente un ponticello-listello d'attacco, probabilmente di acero e dorato, internamente un controponticello di acero. Ponticello e controponticello hanno 40 perforazioni per i bottoncini fermacorde. Su entrambi i bordi laterali della tavola c'è un listello di acero con doratura molto logorata. Internamente la tavola porta da entrambi i lati del controponticello una catena longitudinale; sulla parte inferiore della tavola c'è dai due lati del controponticello un'altra catena più corta. Catene lunghe e corte sono di conifera. La tavola non ha né perforazioni né decorazione pittorica.
Nel ponticello c'erano infissi 40 bottoncini fermacorde di palissandro con perline di avorio, ora in parte mancanti. La colonna di acero è diritta e in linea di principio con una sezione rotonda. Ha scannellature verniciate rosso e oro. Alla parte inferiore sono applicate quattro foglie d'acanto dorate. Il capitello, pure dorato, consta (da sotto a sopra) di quattro foglie d'acanto con ghirlande di palline e di girasoli.
Il modiglione è di acero ed è verniciato rosso con bordi dorati. Sul lato destro, visto da chi suona, c'è un coperchio amovibile di acero con la dicitura menzionata sopra, fermato con blocchetti, sopra la meccanica. 40 caviglie di ferro attraversano il modiglione. Ciascuna delle corde passa su un bottone di ottone, che serve da capotasto, sopra forcelle (rotelle con perni infissi) di ottone, e sopra un tasto, pure di ottone. Quando il suonatore preme un pedale, le forcelle corrispondenti girano e premono le corde corrispondenti contro i tasti di ottone, sì che le corde vengano raccorciate e il suono venga rialzato d'un semitono. Solo la prima e l'ultima corda non hanno né forcella né tasto; quindi queste corde non possono essere raccorciate, e il loro suono non può essere rialzato d'un semitono.
Il piede, su cui sono montate la casse e la colonna, consta d'un fondo di pioppo con bordi dorati, fasce con scannellature davanti, verniciate rosso e oro, un primo coperchio con bordo dorato e un secondo coperchio con tralci dorati applicati. Sotto il fondo si trovano quattro piedini di pioppo in forma di grinfie di leone. I sette pedali sono di ferro. 
Accordo: le 40 corde sono da accordare diatonicamente in Mib maggiore da Re diametro a Lab5.
Disposizione dei pedali da sinistra a destra: Re - Do - Si / Mi - Fa - Sol - La.
Misure: lunghezza della cassa 1178; lunghezza totale lungo la cassa 1280; larghezza della cassa 93 (di sopra) - 362; profondità della cassa circa 55 (di sopra) - circa 110; lunghezza della colonna 1620; altezza lungo la colonna col piede 1710; lunghezza del modiglione 820; larghezza del piede 375; profondità del piede 320; altezza del piede 55; lunghezza vibrante approssimativa delle corde: Re0 1480, Do1 1295, Do2 995, Do3 540, Do4 320, Do5 170, Lab5 110.
Datazione: sino al 1805 il numero delle corde di un'arpa con pedali con movimento semplice poteva variare tra 35 e 39. Infatti, il 1828 (scheda 136), databile tra il 1785 e il 1805 anche a causa del suo stile Luigi XVI, ha 37 corde. Tra il 1805 e il 1825 il numero delle corde poteva variare tra 40 e 43. L'arpa descritta sopra ha 40 corde, e perciò, come pure a causa del suo stile Impero, può essere datata tra il 1805 e il 1825. 
 

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